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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ai piedi del castello un unico mercato di Natale: box in legno per giochi, moda e calzature

I commercianti di piazza Libertini accettano di mettere da parte strutture in pvc e gruppi elettrogeni. Il sindaco soddisfatto per la tregua raggiunta

LECCE – Un unico mercato con giocattoli, abbigliamento e calzature, reso omogeno dall’utilizzo di allestimenti tipici dei mercati natalizi. Su piazza Libertini spirano venti di tregua dopo un lungo periodo di tensione.

I commercianti che vi espongono tutti i giorni fino alle 14, ora in cui devono liberare la piazza antistante il castello Carlo V, hanno accettato la condizione posta dall’amministrazione comunale per poter rimanere aperti, come avevano richiesto, fino a tarda ora: noleggiare delle strutture in legno, come del resto stanno già facendo i loro colleghi che vendono giocattoli, ed evitare l’utilizzo di gruppi elettrogeni.

“Sono lieto che questa scelta sia stata alla fine compresa dagli ambulanti – ha commentato il sindaco Carlo Salvemini - coi quali non sono mancati momenti di acceso confronto: fisiologici quando si è chiamati a misurarsi con una diversa idea d’uso delle spazio pubblico, che non è proprietà di nessuno ma di tutti, e di regole che non possono essere considerate ostacoli a qualcuno, ma garanzie per tutti. Chi governa ha il dovere del confronto, della sintesi, della mediazione: che non significa - come erroneamente si pensa - fare automaticamente proprie le ragioni dell’interlocutore ma tenerne cono nella ricerca di una decisione che deve parlare a tutti”.

Il rapporto tra amministrazione e il gruppo degli ambulanti di piazza Libertini è gravato da alcuni nodi irrisolti: il primo riguarda la volontà di trasferire il mercato in pianta stabile nei box della zona di Settelacquare, costruiti con l’utilizzo di fondi pubblici e mai utilizzati ma anzi, oggetto di degrado e atti di vandalismo fino a un devastante incendio nel marzo scorso, per il quale è stato individuato come responsabile materiale un leccese senza fissa dimora. Appena due giorni prima la giunta Salvemini aveva approvato una delibera per la riqualificazione di piazza Libertini, in linea con un decreto ministeriale del 1983 che indicava la necessità di vincolare l’utilizzo di quell’area di interesse culturale e storico. Il Comune ha avviato la valorizzazione dell'area con l'apertura della seconda porta del castello che consente l’attraversamento del maniero fino a via XXV luglio.

Sono anni, va ricordato, che le giunte in carica provano ad avviare il trasferimento: i box, del resto, furono progettati e voluti nel 2009, durante la prima amministrazione di Paolo Perrone, ma da allora le resistenze dei commercianti hanno sempre prevalso perché gli operatori temono un drastico calo delle vendite. Ma non è solo questo il nodo da sciogliere nel rapporto tra privati ed ente comunale: quasi tutti i commercianti, infatti, non sono in regola con il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, per una cifra totale che un anno addietro era stata stimata in almeno 800mila euro.

Nel tardo pomeriggio di oggi è previsto un incontro tra l’amministrazione e gli operatori che si sono detti disponibili a noleggiare le strutture, ma a condizione che sia varato un programma di eventi attrattivo per cittadini e visitatori: sul punto è al lavoro l’assessore Paolo Foresio. Un primo tassello è stato già definito: al primo piano del castello, e non nell'ex convento dei Teatini, si svolgerà la tradizionale  e affascinante fiera di Santa Lucia, quella dei pupi e dei presepi.

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