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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

"Università pubblica, un patto tra docenti candidati"

Luigi Spedicato, candidato alle elezioni per il Senato accademico dell'Università del Salento, chiama a rapporto i colleghi. "Queste elezioni cadono in un momento drammatico per il sistema pubblico"

"Un patto tra i candidati: difendiamo il carattere pubblico dell'Università". A chiederlo è Luigi Spedicato, candidato alle elezioni per il Senato accademico dell'Università del Salento e presidente dei corsi di studio in Servizio sociale della facoltà di Scienze sociali, politiche e del territorio. "Chiedo a tutti i colleghi docenti e ricercatori che come me si sono candidati ad essere eletti al Senato accademico o al Consiglio di amministrazione dell'Università del Salento la disponibilità a sottoscrivere pubblicamente un Patto in difesa del carattere pubblico dell'Università italiana", dice Spedicato.

"Queste elezioni - spiega - cadono in un momento particolare e drammatico per il sistema universitario pubblico nel nostro Paese, poiché ne è messa in discussione la stessa esistenza e funzione attraverso la conversione in legge del D.L. n. 112. Infatti i tagli al fondo di funzionamento ordinario e il blocco delle assunzioni mettono seriamente in discussione il funzionamento delle Università pubbliche, la qualità della didattica e della ricerca, i livelli dei servizi, mentre la norma che consente alle Università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato, in un quadro di regole peraltro oscuro e incerto, pone addirittura in discussione l'esistenza stessa di un sistema universitario pubblico".

Il docente candidato prosegue sostenendo che "in cinque anni, il Fondo di funzionamento ordinario verrà tagliato di un miliardo e mezzo di euro; per avere un'idea delle conseguenze, basti pensare negli Stati Uniti la spesa annuale per ogni studente è pari a circa 25mila dollari, nei Paesi Ocse la media è di 11.500 dollari, ed in Italia questa cifra scende a 8mila dollari. Tagliare il Fondo di funzionamento incide con durezza sui servizi offerti agli studenti, ridurrà il numero di aule, laboratori e biblioteche, porterà al peggioramento della qualità della didattica. La Legge 133/2008, inoltre, riduce il turnover dei docenti, il cui numero sarà dimezzato entro pochi anni. Anche qui un confronto con i dati Ocse aiuterà a capire la portata drammatica dei tagli. In Germania - prosegue - vi è un docente universitario ogni 12 studenti, in Francia questo rapporto è di 17 a 1, negli Sati Uniti di 15 ad 1. Già ora, prima della controriforma, in Italia abbiamo invece 20 studenti per ogni docente universitario, e questo dato difficilmente ci colloca dentro l'obiettivo di Lisbona di fare dell'Europa una società della conoscenza".

"Il Patto che propongo a tutti i candidati all'elezione nei due organismi di governo dell'ateneo salentino - conclude Spedicato - parte dal riconoscimento della gravità di questa situazione: tutti gli eletti si impegnino, è questa la mia proposta, a contrastare in ogni sede questo disegno di svuotamento dell'Università pubblica".

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