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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Nardò

Vaglio ai dipendenti: "Non parlate male del sindaco"

Nardò: fa discutere la lettera di richiamo inviata agli impiegati comunali. Il sindaco spiega il gesto. Troppe critiche in campagna elettorale. "Chi lavora in Comune non può infangare le istituzioni"

Nei corridoi di Palazzo di città negli ultimi giorni non si parla d'altro. Quella lettera di richiamo ai dipendenti comunali spedita a stretto giro di posta interno dal sindaco Antonio Vaglio fa discutere. O meglio in molti casi fa sorridere e commentare amaramente, in primo luogo, i destinatari della missiva. Un sorriso a denti stretti, sicuramente, soprattutto per coloro che in effetti delle accuse rivolte dal primo cittadino sono stati poi effettivi protagonisti. Ma cosa turba i sonni del sindaco Vaglio oltre al tormentone sulla possibile riapertura della discarica di Castellino? Il sindaco di Nardò ha voluto richiamare all'ordine tutti i lavoratori della pianta organica comunale invitandoli, più o meno espressamente, ad aver maggior rispetto per il suo ruolo istituzionale e per tutte le figure politiche del Palazzo. E questo in quanto già in campagna elettorale era stato costretto, suo malgrado, a tollerare aspre critiche nei confronti del suo operato di sindaco uscente, piovute anche da chi ricopre ancora oggi il ruolo di dipendente del Comune. Un fatto che Vaglio non ha certo mandato giù e alla prima occasione utile ha voluto formalmente mettere le cose in chiaro: "In Comune come nelle strade cittadine, nei bar e nei luoghi di ritrovo, guai a parlar male del sindaco!". Questo il senso del richiamo contenuto nella lettera. Inviata indistintamente a tutto il personale, per non creare distinguo. Ma con un messaggio implicito: chi ha orecchie per intendere.....

Facile dedurre la reazione stizzita ed ironica di qualche dipendente. E qualche disappunto di troppo da parte della cittadinanza che di riflesso ha appreso dell'iniziativa del primo cittadino. Tant'è che in queste ore lo stesso Vaglio ha diramato una comunicazione esplicativa con la quale spiega la natura del suo atto e del suo gesto. Provocatorio, ma non troppo. Quasi paternalistico ed educativo e il che non guasta mai. Ad ogni buon conto nella stessa nota Vaglio annuncia a breve un incontro d'intesa con gli assessori e i dirigenti dei vari Settori, presso gli uffici, per ascoltare i dipendenti e capire se e in che misura sono necessari interventi correttivi nell'azione amministrativa che li riguarda. Nell'attesa, e a scanso, di equivoci un consiglio spassionato per gli inquilini di palazzo Personè e degli uffici decentrati:...meglio non proferire il nome di Vaglio...invano! Di seguito le "delucidazioni" del sindaco di Nardò, Antonio Vaglio:

"Il rispetto per la pubblica amministrazione è alla base del vivere civile. Solo questo ha reso necessaria la nota inviata a tutti i dipendenti, alcuni dei quali, anche nel corso della recente campagna elettorale, sono andati oltre il consentito. Se tale situazione è stata tollerata per la peculiarità della bagarre elettorale, non può certo diventare un modo d'agire. Anche singoli episodi, infatti, possono minare l'immagine di una Istituzione. Non è un caso, però, che abbia preferito non fare riferimento ad episodi specifici, che avrebbero comportato la diretta applicazione del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ma invece abbia preferito rivolgere un invito indifferenziato. In questo modo ho evitate di prendere sin da subito decisioni spiacevoli. Ritengo comunque che sia necessario, da parte di tutti, un maggior rispetto per le Istituzioni anche se è evidentemente bene chiarire che ciò non significa voler colpevolizzare la categoria dei dipendenti. La maggior parte, se non la quasi totalità degli stessi, infatti, lavora scrupolosamente e si attiene alle regole. C'è chi, invece, intende il proprio lavoro come ‘un favore' da fare all'amministratore o al cittadino, oppure tende a denigrare l'azione amministrativa quando un cittadino si presenta a chiedere spiegazioni per qualsiasi cosa. Questo è l'atteggiamento che intendo censurare"

"È necessario riportare la discussione nell'ambito della normalità, quella stabilita dalle regole che tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione sono chiamati a rispettare, ed evitare di cadere nelle provocazioni, scaricare sul sindaco o sull'amministrazione eventuali problemi o, peggio, denigrare l'azione amministrativa. In questo modo si ingenera una sorta di sfiducia nei confronti dei propri rappresentanti e della Pubblica amministrazione in generale. In mattinata ho avuto un incontro con le delegazioni sindacali dove si è serenamente discusso della questione e sono state poste la basi per una proficua collaborazione che prevede, tra l'altro, incontri mensili fra sindacati e parte pubblica".

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