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Martedì, 16 Aprile 2024
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VERNOLE, IL DOPO PEDACI E' MANGIONE CONTRO DE GIORGI

Sicuri i candidati delle due liste principali: l'ex sindaco di centro destra ed assessore alla Provincia si ricandida ancora contro l'erede designata di Pedaci, già vicesindaco tra il 1998 e il 2003

Vernole si prepara al dopo Ferdinando Pedaci, sindaco di centro sinistra caduto anticipatamente nell'ottobre 2007. Gli schieramenti provano a ricompattarsi per proporre i nomi dei candidati, ai quali affidare le sorti della competizione amministrativa, al termine della quale verrà eletto il nuovo primo cittadino. Si lavora per ora alla composizione di due liste, politicamente identificabili, anche se dalle indiscrezioni delle ultime ore, parrebbe possibile l'avvento sulla scena elettorale di una terza lista, sospinta soprattutto dalle cinque frazioni. Il centro sinistra, uscito ferito dalla caduta prematura della seconda giunta Pedaci, si affiderà alla guida sicura di una donna, Letizia Rosa De Giorgi, già vicesindaco e assessore al Bilancio nella prima giunta Pedaci, dal 1998 al 2003.

Al suo fianco, si sono schierati alcuni degli ex consiglieri di maggioranza, (con l'esclusione dei quattro dissidenti Attilio Elia, Giancarlo Garrisi, Lucio Papa, Amelio Puce), ma soprattutto l'ex primo cittadino, Pedaci, da cui, per ora solo idealmente De Giorgi ha ereditato il ruolo di leader. Dall'altra parte, il centro destra ripropone un altro personaggio prestigioso della politica di Vernole: l'ex sindaco, Mario Mangione, che, ha amministrato con alterne fortune in prima persona la città dal 1993 al 1998 (eletto nel 93 a furor di popolo, la sua prima giunta cade dopo poco; nel 94 si riconferma sindaco, ma riducendo il proprio consenso); dopo aver ceduto la guida a Pedaci nel 98 ed essere stato suo capolista, nel 2003 si schiera nella lista opposta al sindaco e viene sconfitto per circa 200 voti; nel frattempo, Mangione ha maturato esperienze da consigliere provinciale ed assessore ai Lavori pubblici a Palazzo Celestini.

Nella sua lista, che si chiamerà col tradizionale nome di "Impegno e trasparenza", Mangione potrà contare sull'appoggio degli ex consiglieri di opposizione e probabilmente sull'apporto dei dissidenti della vecchia giunta Pedaci. Per ora su questo punto si hanno, però, solo scarse indiscrezioni.

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