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Vertenza Mps, D’Alema guida la levata di scudi del Partito democratico

Incontro coi sindacati, alla presenza del presidente Pd e della vicepresidente regionale, Loredana Capone. Netta posizione contro la precarizzazione del mercato del lavoro: "Bisogna sventare il rischio di esternalizzazioni"

LECCE - Si è tenuto in data odierna, presso la sede del Pd di Lecce, l’incontro organizzato dalla vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, alla presenza del presidente del partito democratico Massimo D’Alema, e di tutti i vertici del Pd leccese (provinciale e cittadino), delle organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl e Uil) e di categoria, per discutere della spinosa questione riguardante le esternalizzazioni di alcuni servizi della banca Monte dei Paschi di Siena.

La posta in gioco è alta e c’è la necessità di evitare che, in questo momento così critico per l'economia in tutti i settori produttivi, e nel Salento in particolare, si determinino ulteriori rischi di precarizzazione del lavoro come quelli connessi ad un'eventuale esternalizzazione di attività della banca.

“Non si conoscono ancora - ha affermato Loredana Capone - le reali intenzioni dell'azienda, anche rispetto ai contenuti effettivi del piano industriale 2012 - 2015, ma concordiamo con le organizzazioni sindacali nel chiedere che vengano messe in atto tutte le misure che possano salvaguardare, anzitutto, la presenza territoriale salentina della banca e, dunque, la garanzia che i lavoratori oggi impegnati possano continuare a svolgervi all'interno le loro mansioni”.

d' alema 025-2Le rappresentanze sindacali hanno proposto, da tempo, soluzioni alternative cadute nel vuoto. L’auspicio delle istituzioni è  possa riprendere la concertazione quanto prima e che il muro che oggi sembra esistere da parte dell'impresa venga abbattuto, per far spazio “alla valorizzazione dei dipendenti, disponibili anche a fare sacrifici perché la banca superi le attuali difficoltà, ma a farli dall'interno della banca stessa”, ha aggiunto la vice presidente.

Nel merito, i sindacati hanno ribadito le preoccupazioni rivenienti da un piano industriale, “poco trasparente”, a loro dire, sotto l’aspetto delle ricadute in termini occupazionali, e che non avrebbe tenuto in considerazione la proposta avanzata dai coordinamenti nazionali aziendali come strada alternativa alle esternalizzazioni, nell’ottica della riduzione dei costi strutturali e del personale prevista dal piano industriale.

Il presidente D’Alema, condividendo le ragioni di un impegno per la garanzia del lavoro e la salvaguardia della presenza territoriale, ha assunto l’impegno di acquisire ulteriori  elementi sul piano industriale, investendo della questione il responsabile economico e finanziario del Pd ed  espletando tutti i necessari passaggi per garantire un ruolo del partito che sia di sostegno alle posizioni espresse dalla organizzazione sindacali sulla vertenza e, più in generale, sulla tutela dell’occupazione territoriale.

Al tempo stesso, la vicepresidente Capone, ha assunto l’impegno di far pervenire, in tempi strettissimi, al presidente del consiglio di amministrazione, nonché all’amministratore delegato della banca Monte dei Paschi dei Siena, una nota con la quale si chiedono chiarimenti rispetto alle ricadute del piano industriale in termini di tutela delle condizioni di lavoro.
 

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