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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Vertenza Tecnova, l'Ugl chiede l'intervento di Vendola

Antonio Verardi scrive al presidente della Regione: tavolo straordinario e progetti di assistenza. Per i Comunisti - Sinistra popolare necessario bloccare le autorizzazioni alle ditte coinvolte

LECCE - Sulla vertenza Tecnova, la cui appendice è in pieno svolgimento con le complicate trattative per la liquidazione dei compensi di 156 lavoratori (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=28856), Antonio Verardi, segretario territoriale dell'Ugl sollecita con una lettera aperta al presidente della Regione, Nichi Vendola.

Quello di Verardi è un appello "al suo personale punto di vista in relazione alle misure da adottare in termini di autorizzazione e tracciabilità degli impianti di energia alternativa al fine di prevenire, previo dovuti controlli, azioni di speculazione sociale quale quella che stiamo vivendo. Si tiene particolarmente ad un suo intervento contando sulla sensibilità dimostrata sui temi sociali e per avere un particolare autorevole conforto su un tema che vede la nostra terra protagonista in negativo di episodi di sfruttamento contrari a quanto recita la nostra storia".

Secondo il leader dell'Ugl, la vertenza in corso "evidenzia oltre alle discrasie o capziose interpretazioni delle procedure autorizzative ed impiantistiche delle energie alternative , la deleteria realtà che i nostri fratelli immigrati vivono nella nostra regione, vista come punto di svolta della loro vita e che al contrario riserva loro un ulteriore baratro sociale". La lettera si conclude con la richiesta dell'istituzione di un tavolo interistituzionale permanente straordinario per monitorare il fenomeno e il varo di adeguati progetti di assistenza.

Comunisti - Sinistra popolare: "Intanto bloccare le autorizzazioni e riversare le agevolazioni ai lavoratori".

Nell'attesa di dirimere la matassa - domani alle 12 è previsto l'ennesimo incontro in Provincia - il gruppo dei Comunisti - Sinistra popolare ha le idee chiare: la prima consiste nel bloccare tutte le autorizzazioni richieste "dalle ditte coinvolte in questa squallida vicenda (Tecnova e Gsf), in quanto non è ammissibile che società che si sono macchiate di simili vergognosi reati lavorino per lo Stato (dato che l'energia prodotta dai loro parchi confluisce nella rete nazionale)".

La seconda, scrive Massimo Pellegrino, è quella di congelare "tutte le agevolazioni dei vari conti energia relative ad impianti già in funzione o che entreranno in funzione, in qualsiasi comune italiano, delle due ditte su citate e riversamento delle stesse agevolazioni ai lavoratori debitori fino al saldo totale del debito, comprensivo degli interessi e del danno morale procurato.

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