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Disseccamento rapido degli ulivi: a giugno la visita del commissario Ue alla Salute

L'esponente dell'esecutivo europeo nel Salento il 22 giugno. Intanto l'Europarlamento ha votato a larga maggioranza una risoluzione per chiedere indennizzi e sostegno alla produzione, fondi per la ricerca e maglie più strette per le importazioni di piante

BRUXELLES - Il prossimo 22 giugno, il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis sarà in Puglia e in particolare nel Salento per visitare gli uliveti colpiti dal complesso del disseccamento rapido, del quale si ritiene essere la causa principale il batterio della Xylella fastidiosa. Per fermare l'avanzata del fenomeno è stato predisposto un piano di intervento straordinario, che include anche le eradicazioni, che però ha subito una sostanziale battuta di arresto da parte del Tar del Lazio (e indirettamente del Consiglio di Stato) che si è pronunciato sui ricorsi presentati da alcune aziende biologiche, contrarie all'utilizzo di pesticidi, e di un gruppo di vivaisti, chiamati a sacrificare tutte le piante potenzialmente ospiti del batterio. 

Intanto oggi il Parlamento Europeo si è espresso sulla questione votando a larga maggioranza una risoluzione destinata alla Commissione Europea: la richiesta è quella di maggiori controlli sull'importazione di vegetali da altri continenti, di un impegno economico a sostegno dei produttori e degli agricoltori colpiti dal disseccamento e dalle sue conseguenze e di una spinta propulsiva alla ricerca scientifica. 

Lunedì scorso, invece, sono state notificate agli stati membri le misure votate dal Comitato permanente per la salute delle piante: tra queste il divieto di importazione di piante di caffè dall'Honduras e dal Costa Rica. Per quanto riguarda l'efficacia in Italia, bisogna attendere la predisposizione del nuovo piano da parte del commissario Silletti che dovrà, da una parte recepire, le decisione del comitato europeo, dall'altro evitare di fornire motivi validi per ulteriori ricorsi amministrativi: tra le misure è previsto l'abbattimento degli ulivi infetti nella cosiddetta fascia di eradicazione tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto e, in eventuali nuovo focolai anche di quelli che insistono nel raggio di cento metri dalla piante colpita. 

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