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Ministro della Difesa Trenta, rinviata ad un'altra data la visita al 61° Stormo

L'arrivo a Galatina era previsto per martedì 21, proprio nel giorno di Salvini a Lecce. Nel pomeriggio, la nuova comunicazione

LECCE – Nel giorno in cui il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, approderà a Lecce, in qualità di segretario della Lega, per un comizio previsto alle 11 piazza Sant’Oronzo, era previsto l'arrivo nel Salento anche del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

L’annuncio della visita di Trenta, per la tarda mattinata di martedì 21 maggio, era arrivato proprio oggi, per voice dei parlamentari pentastellati Leonardo Donno, Cataldo Mininno e Valerio Iunio Romano. Casuale o meno che fosse questa sovrapposizione, nel momento storico di massima frizione fra le due compagini di governo, la visita del ministro della Difesa aveva, fra i vari scopi, uno ben preciso: mettere a tacere le voci secondo cui Galatina, fin dal 1946 sede del 61° stormo dell'Aeronautica militare, subirà un indebolimento a tutto vantaggio di Decimomannu, in Sardegna. Tuttavia, nel pomeriggio una nuova comunicazione: rimandata a data da destinarsi. 

Dopo Galatina, Scuola di Cavalleria a Lecce

Il ministro avrebbe dovuto seguire un cronoprogramma da definire nei dettagli, anche se con due tappe principali già stabilite: la prima Galatina, nella base aerea, dalle 11,45 alle 13,45; la seconda Lecce, presso la Scuola di Cavalleria. Doveva essere “l’occasione per stringere la mano ai protagonisti di un’eccellenza italiana e internazionale e ribadire l’insussistenza del rischio depotenziamento della Scuola di volo militare paventata nei mesi scorsi da qualcuno evidentemente poco informato”, avevano commentato i tre parlamentari del Movimento 5 stelle. Chiaro il riferimento, fra gli altri, a Raffaele Fitto, presidente di Direzione Italia e ricandidato alle elezioni europee con Conservatori e riformisti, che nei mesi scorsi ha più volte sollevato la questione, parlando di un’operazione politica sbagliata che avrebbe penalizzato lo scalo salentino.

“Il ministero – avevano aggiunto i tre parlamentari -, ha di fatto già chiarito che il trasferimento da Galatina a Decimomannu della fase di addestramento avanzata dei piloti militari italiani e stranieri già brevettati risponde ad un’esigenza di ottimizzazione e dell’offerta addestrativa nazionale che, lungi dal comportare penalizzazioni in termini finanziari, di personale e di prestigio per il 61esimo Stormo, ne prevede anzi il potenziamento operativo”. 

Ribadita la posizione: vi sarà una crescita

Dunque, nel corso della visita a Galatina, il ministro avrebbe dovuto ribadire il proprio punto di vista, e cioè che, “con l'introduzione in servizio alla scuola di volo leccese del nuovo addestratore M-345 e dei nuovi simulatori di volo supportati in loco da Leonardo, si avrà una crescita dell'attività addestrativa del 61esimo Stormo fino al massimo sfruttamento delle capacità dell’aeroporto di Galatina e un incremento dell’attuale indotto in virtù dell’accresciuta presenza di frequentatori stranieri sul territorio e dell’occupazione del personale civile impiegato nell’industria a supporto dell'attività”.

Dopo Galatina, il ministro Trenta avrebbe dovuto fare tappa presso la Scuola di Cavalleria di Lecce, istituto per la formazione e la specializzazione per ufficiali, sottufficiali e volontari dell'Arma di Cavalleria dell’Esercito italiano. Al momento, però, tutto è stato rinviato a un'altra data. 

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