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Ulivi, si teme la scure dell'Europa. Finanza acquisisce atti dell'osservatorio regionale

La bozza in circolazione conterrebbe, come temuto, l'indicazione di eradicare tutti gli alberi nel raggio di 100 metri da quella infetta. Oltre a divieti di impianto e al blocco delle produzioni vivaistiche della vite. Allarme di Stefano e Congedo

LECCE – Militari della guardia di finanza hanno acquisito documentazione, anche contabile, presso l’Osservatorio fitosanitario regionale a Bari. Sull’affaire Xylella, infatti, la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo, attualmente contro ignoti, per il reato di diffusione colposa di malattia delle piante.

Gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulla gestione dell’emergenza affidata al comandante regionale del corpo forestale dello Stato, Giuseppe Silletti, che oggi si è recato a Bruxelles per rendere conto della situazione in atto. Ad oggi, a fronte delle centinaia previste, sono stati eradicati solo sette piante ritenute infetti dal batterio della Xylella e il timore è che la prossima decisione dell’Unione europea, attesa per la prossima settimana – il 27 e il 28 se ne discuterà presso il Comitato fitosanitario permanente -, possa imporre misure ancora più drastiche come l’abbattimento degli ulivi nel raggio di 100 metri da quello infetto. Un’ipotesi che preoccupa molto anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, che ha scritto al commissario europeo per la Salute e al ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina.

Starebbe infatti prendendo corpo una decisione molto rigida, la cui bozza risulta già in circolazione.  "Con la bozza di provvedimento di cui ho avuto notizia -  ha commentato il senatore di Sinistra Ecologia e Libertà, Dario Stefano - si dispone il blocco delle produzioni vivaistiche della vite in tutta l'area del Salento, nonostante tale specie sia indenne dal contagio, come confermato anche da numerose evidenze scientifiche. E' una scelta che viola palesemente il principio della prudenza e non considera i dati scientifici attualmente disponibili, vista l'impossibilità di ottenere in tempi ragionevoli i risultati dei test di patogenicità su tutte le specie vegetali presenti nelle zone colpite dal batterio".

 "Nella bozza – ha proseguito l’ex assessore regionale all’Agricoltura - è inoltre previsto il divieto di impianto di specie per le quali non è stata mai ritrovata una pianta infetta, come l'albicocco o il pesco. Dunque, oltre all'olivicoltura, già danneggiata dalla fitopatia, l'Ue rischia di firmare un vero e proprio colpo di grazia per altri comparti produttivi italiani". 

Anche dai banchi del centrodestra pollice verso sulla bozza europea: “Ha un contenuto terrificante per la Puglia e per l’agricoltura pugliese – ha dichiarato Saverio Congedo, consigliere regionale di Forza Italia -, con le previsioni della estirpazione di tutte le piante ospiti di Xylella nel raggio di 100 metri da una pianta infetta, del blocco delle produzioni vivaistiche della vite in tutto il Salento, addirittura del divieto di impianto di specie mai infettate.

“Purtroppo – ha aggiunto l’esponente leccese - siamo stati buoni profeti e queste previsioni sono anche frutto dell’approccio sbagliato della Regione a questa emergenza, soprattutto per quello che riguarda i rapporti con le altre istituzioni, in primis l’Unione europea. Che, con questa bozza, dimostra di avere un atteggiamento punitivo nei confronti della Puglia, perché è inutilmente severa non solo con il comparto ulivicolo, ma anche con gli altri. A questo punto, visto che è a rischio l’intero settore agricolo, più che mai bisogna fare quadrato, giacché se la bozza dovesse essere approvata così com’è oggi, cioè con questo indirizzo, vorrà dire che siamo alla vigilia dello sconvolgimento della vita delle aziende e dei loro livelli occupazionali. In un certo senso, del tracollo di una parte significativa dell’economia di questa regione”.

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