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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute Soleto

Salgono a quattro gli anziani morti con Covid19. Piano di assistenza della Asl

Un nuovo decesso presso la Rsa di Soleto legato alle complicanze del virus. Il bollettino epidemiologico indica il comune in rosso con contagi oltre quota 50. La Asl fa il punto sulla dotazione assistenziale, ma restano problemi per le notizie ai familiari

SOLETO - Si accresce il numero dei decessi di anziani colpiti dal contagio del Covid19 e presenti nella rsa, La Fontanella di Soleto dove a seguito dell’ordinanza del sindaco Graziano Vantaggiato è stata la Asl a prendere in mano e a gestire la delicata situazione assistenziale degli 87 ospiti originariamente presenti nella struttura. E' stata la stessa Azienda sanitaria locale a comunicare, nelle scorse ore, lo stato di fatto della residenza di cura e a dare contezza di due decessi (persone di 89 e 91 anni) causati da gravi neoplasie e dalla copresenza di una infezione da coronavirus. Del primo anziano deceduto ieri si era già data contezza, un 91enne originario di Martignano, risultato positivo al tampone nei giorni scorsi e morto nella notte tra sabato e domenica. Mentre nelle scorse ore è venuta a mancare una 89enne di Martano, anche lei risultata positiva al tampone nei giorni scorsi.

Salgono a quattro i decessi

Salgono così a quattro i decessi legati alla diffusione del virus dopo il primo caso dell’anziana 95enne di Serrano e dopo un secondo caso di un 87enne, sempre ospite nella struttura e ricoverato in ospedale, che figurava tra i 31 casi postivi complessivi (24 anziani, molti di questi asintomatici, e 7 operatori socio assistenziali) sino ad ora accertati e ufficializzati dalla prefettura. Ma i casi di contagio potrebbero essere ancora di più visto che ai dati riferiti al sindaco Vantaggiato mancano all’appello ancora gli esiti dei tamponi effettuati dal 25 al 27 marzo scorso e dal bollettino epidemiologico regionale, la zona di Soleto, è già indicata con la colorazione rosso intenso che segnala, in leggenda, un numero di contagi dai 50 in su.

C’è anche da ricordare che negli ultimi due giorni si sono annoverati anche due altri decessi di pazienti rivenienti dalla struttura di Soleto (uno nella giornata di sabato e una durante il trasporto in ambulanza di ieri mattina di una donna 90enne), ma in questo caso si è trattato di soggetti risultati negativi al tampone e venuti a mancare per altre complicanze sanitarie, tra cui un’emorragia gastrica. Sempre nel pomeriggio di ieri, quattro ospiti risultati negativi al tampone sono stati trasferiti nella casa di cura San Francesco di Galatina. Nella stessa struttura oggi la Croce Rossa ha trasportato un altro ospite, risultato sempre negativo al tampone, mentre un'ambulanza del 118 è intervenuta presso la struttura ed è ripartita con codice rosso verso il Vito Fazzi.             

Tutto in mano all'Asl di Lecce

La Asl di Lecce, dopo un momento di impasse che si è verificato nella struttura quando si è ritrovata priva di personale medico e sanitario, risultato contagiato dal coronavirus, ha preso in mano la situazione inviando altro personale nella casa di cura. Attualmente risultano in servizio, la mattina, un medico, due infermieri e otto operatori sociosanitari; nel pomeriggio operano un medico, due infermieri e otto Oss; durante le ore notturne vi sono un medico, due infermieri e otto Oss. A questi si aggiungono altri lavoratori incaricati delle altre mansioni di pulizia, somministrazione dei pasti e ausiliarato in generale.

La gestione de “La Fontanella” è stata affidata alla Asl dal sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, il 26 marzo quando "il mostro è entrato dentro casa". Ovvero quando è esploso il problema dei contagi: 31 in tutto, nella maggior parte dei casi tutti anziani ospiti della struttura. Nella stessa giornata la direzione di via Miglietta ha inviato nella sede due medici del pronto soccorso del “Vito Fazzi" di Lecce perché verificassero le condizioni di salute delle persone e assicurassero la somministrazione delle opportune terapie.

Al direttore del distretto socio sanitario di Galatina è stato immediatamente affidato il compito di coordinare gli interventi utili per fronteggiare l’emergenza e quindi di procedere con la valutazione del quadro clinico di tutti gli 87 ospiti della residenza e dei relativi piani terapeutici, insieme al completamento dei testi per rilevare il contagio e al trasferimento presso Casa di cura degli ospiti risultati negativi. Un'operazione non da poco, considerato l'elevato numero dei soggetti presenti nella struttura. La Asl è quindi riuscita a garantire la presenza di un medico in servizio 24 ore su 24, per tutto il periodo emergenziale e di un coordinatore medico in grado di valutare i piani assistenziali e di cura degli ospiti.

La mattina del 27 marzo la direzione generale ha incaricato il direttore del distretto socio sanitario di Galatina, competente per territorio, di coordinare gli interventi utili per fronteggiare l’emergenza nella Rssa affidando l’assistenza medica ad un gruppo di medici dell’azienda mentre quella  tutelare e assistenziale per gli ospiti a infermieri Oss e al personale di Sanitaservice.

Il dramma delle famiglie e le informazioni

Dal 28 marzo è stato poi attivato un servizio di accettazione e trattamento delle richieste di informazioni sanitarie provenienti dai familiari degli ospiti: “Nel corso di questi giorni si sono infatti verificati alcuni problemi di comunicazione con le famiglie – spiegano dall Asl di Lecce - difficoltà da imputare alla mancata conoscenza diretta dei medici di tutti gli ospiti e dalla necessità di effettuare una prima valutazione clinica anche finalizzata all’eventuale ricovero dei Covid positivi e sintomatici. Dai prossimi giorni i familiari potranno parlare attraverso una videochiamata con i propri cari ospiti nella residenza. E, qualora le condizioni cognitive dei pazienti non dovessero consentirlo, le informazioni saranno date direttamente dai medici o dagli infermieri”. Nonostante tali rassicurazioni ancora oggi è sempre difficile per i familiari degli ospiti riuscire ad avere contatti e notizie utili dall’interno della struttura.

In serata con un nota la Asl ha specificato che è stato attivato un numero unico su cui indirizzare le chiamate di tutte le persone che hanno parenti presso la struttura La Fontanella di Soleto. Al numero ordinario del centralino (0836/663808) è stato affiancato un secondo numero di cellulare esclusivamente dedicato alla richiesta di informazioni da parte dei parenti degli ospiti. Il servizio è attivo dalle ore 8 alle ore 20 e consentirà ai diversi ospiti di interloquire in videochiamata con i propri familiari. Ricevuta la richiesta di chiamata nel corso della giornata, gli ospiti potranno effettuare una telefonata, meglio se in videochiamata, nelle ore non destinate alle attività mediche. Nel caso in cui le condizioni cognitive degli ospiti non dovessero consentirlo le informazioni saranno date dai medici o dal coordinatore infermieristico che opera nella struttura. Il nunero dovrebbe essere stato comunicato direttamente ai familiari non essendo stato riportato nella nota ufficiale.  

Le iniziative di Comune e Protezione civile

Nei giorni scorsi anche il Comune aveva annunciato l’attivazione di un numero dedicato per il rapporto tra i familiari e gli ospiti della rsa "La Fontanella" con un tablet ed un numero di telefono: 345/8033814 (fa riferimento alla polizia locale di Soleto). Si può inviare un messaggio a quel numero tramite whatsapp (non si può telefonare) indicando nome, cognome dell’ospite, provenienza e il numero di un solo familiare. Successivamente si riceverà un messaggio con indicazione dell' orario per effettuare una videochiamata.  

A supporto delle attività di sostegno alla struttura e su indicazione della Asl e del sindaco, Vantaggiato, il personale della protezione civile di Soleto e della polizia locale già da dieci giorni è operativo per garantire il rifornimento di farmaci, dispositivi di protezione individuali, ossigeno e dispositivi medicali.

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