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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

L'Asl replica: "Senologia, abbiamo centro e specialisti all'avanguardia"

Dopo la conferenza della candidata M5S, la direzione generale espone dati su diagnosi e ricorda l'esistenza di una rete capillare

LECCE – Dopo l’affondo di Antonella Laricchia, candidata alla presidenza regionale per il Movimento 5 Stelle, che ha lamentato la mancata apertura del “punto rosa”, in serata è arrivata la replica dell’Asl di Lecce. La quale, precisa, per conto di Rodolfo Rollo, direttore generale, del coordinatore della Rete oncologica pugliese, Gianmarco Surico, e della coordinatrice della Rete oncologica della provincia di Lecce, Silvana Leo che “a pochi metri dall’ex dispensario, nella Cittadella della salute di Lecce, è attivo un centro di senologia di secondo livello con una equipe completa di medici senologi e tecnici di radiologia medica che hanno in dotazione le più sofisticate tecnologie senologiche al momento disponibili”.

“Tra queste – aggiungono dall’Asl - due mammografi di ultima generazione con ricostruzione di immagine, due ecografi di cui uno dedicato alla sola senologia interventistica, un mammotome, un apparecchio Rmn con possibilità di eseguire la risonanza magnetica mammaria”. Si tratta di un centro presso il quale, stando ai dati forniti, vengono effettuati circa 3mila esami all’anno per la senologia.

“Viene poi garantito – aggiungono dall’Asl - l’intero percorso diagnostico che va dalla visita, mammografia, ecografia, biopsia mammaria eco e mammotome guidata (tra i pochi centri in grado di effettuare biopsia su guida tomosintesi), con la consulenza in loco dello specialista anatomopatologo”. “E’ quello il nodo di senologia di secondo livello per la città di Lecce che completa la rete provinciale che vede la presenza di più servizi nell’intera provincia oltre quello presente presso l’ospedale Oncologico”. “Queste strutture – aggiungono dall’Asl - sostengono un capillare programma di screening senologico, rivolto a tutte le donne dai 50 ai 69 anni. Nell’ex dispensario la Asl Lecce trasferirà un consultorio familiare e il servizio per il coordinamento degli screening”.

Per quanto riguarda la provincia, vi è poi una rete riguardante il trattamento delle principali neoplasie. “Tra queste – spiegano dall’Asl -, il maggiore impegno è rappresentato dal tumore della mammella. Questa rete è costituita dai reparti presenti presso gli ospedali di Lecce, Gallipoli, Scorrano, Galatina , Copertino, Casarano e nel presidio territoriale di assistenza di Nardò, rafforzati dagli ottimi servizi dell’ospedale Cardinale Panico di Tricase e dai centri accreditati”.

Un po’ di dati. Il nodo principale della rete è il “Vito Fazzi” di Lecce che, nel 2019 ha fatto registrate un incremento del 50 per cento dell’utenza. In altri siti l’incremento è stato più contenuto. Le prime visite effettuate a Lecce per neoplasia nel 2019 sono state mille 935 con 3mila 500 visite di controllo per pazienti già trattate negli anni precedenti. Il numero di prime visite per neoplasia della mammella sono state 395 e a queste sono seguiti i trattamenti necessari. L’Asl aggiunge che non sono state registrate liste di attesa per esami strumentali poiché, grazie alla nuova organizzazione, sono state preassegnate le indagini Tac, Rmn, Pet e via dicendo.” Il significato di questi dati sta nel fatto che, garantendo un percorso completo e duraturo, il cittadino ha dimostrato la sua fiducia attraverso una scelta consapevole dei servizi direttamente gestiti dalla rete”.

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