Cheratocono: cos'è, come si previene. Nasce la campagna di informazione
Malattia progressiva della cornea, può condurre alla cecità. Al "Vito Fazzi" screening per giovani tra i 15 e i 35 anni
LECCE – Malattia progressiva della cornea, che ne causa l’assottigliamento e la deformazione, può provocare una riduzione anche molto grave della capacità visiva, persino la cecità. E’ il cheratocono, patologia di cui si parla poco. Può esordire fin dalla giovane età. E, senza una tempestiva diagnosi, si rischia di arrivare direttamente al trapianto corneale.
Proprio per mettere i cittadini in guardia su questa malattia, anche a Lecce, il 16 settembre, partirà la campagna di prevenzione e diagnosi del cheratocono. L’iniziativa è promossa dall’Università degli studi di Verona, dal Centro nazionale di alta tecnologia in oftalmologia (Cnat) dell’Università di Chieti–Pescara e dal Centro ambrosiano oftalmico (Camo), in collaborazione con Neovision. L’iniziativa gode del patrocinio del ministero della Salute, della Società italiana trapianto di cornea e superficie oculare (Sitrac), della Società oftalmologica italiana (Soi), dell’Associazione italiana cheratoconici (Aiche) e della Regione Veneto.
Fino all’11 ottobre saranno previsti screening oculistici gratuiti presso diversi centri su tutto il territorio nazionale. Lo screening è dedicato a giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni e che non abbiano mai avuto una diagnosi di cheratocono. A Lecce gli interessati potranno recarsi presso l’ospedale “Vito Fazzi”, in piazza Filippo Muratore, dove l’équipe di specialisti, guidata da Antonio Mocellin, direttore dell'Uoc di oculistica, sarà a disposizione per individuare la patologia e suggerire eventuali visite o esami di approfondimento. Per usufruire dello screening gratuito è necessario prenotare la visita sul sito www.curagliocchi.it.