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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Quale futuro per i bambini ricoverati al "Fazzi"?

"La decisione sulla riorganizzazione del Direttore Generale dell’Asl di Lecce, Ottavio Narracci, è un ritorno al passato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

E’ giusto che un bambino con un tumore venga trattato come un adulto? E’ uguale l’assistenza per un bambino ricoverato dopo un intervento chirurgico rispetto a quella di un adulto? La cura di un bambino è uguale a quella di un adulto? Oppure ha bisogno di quell’attenzione che lo faccia sentire a casa e non malato? Il piccolo paziente deve essere ricoverato in un ambiente a misura di bambino; i protocolli devono essere diversi; gli operatori devono avere una formazione specifica per trattare l’infanzia.

Questi sono i principi sui quali si era basata la costituzione del Polo Pediatrico. La decisione sulla riorganizzazione del Direttore Generale dell’Asl di Lecce, Ottavio Narracci, è un ritorno al passato: bambini trattati come adulti. Torniamo dalla cura del bambino come persona alla cura della patologia del bambino. Che fine fa il Polo Pediatrico? Vogliamo ancora una volta perdere l’opportunità di avere un centro di riferimento di eccellenza per tutto il Sud della Puglia? L’Associazione Tria Corda Onlus si domanda quale sia la strategia dell’ASL per i piccoli pazienti e perchè la decisione della riorganizzazione che riporta i bambini in reparti pensati per adulti non sia stata condivisa.

E qual è la logica che governa l’ASL Lecce visto che non più tardi di 1 mese fa erano stati avviati i tavoli tecnici ASL/TRIACORDA che avrebbero dovuto avanzare proposte sulla riorganizzazione in funzione del costituendo Polo Pediatrico. Era vero quello che l’ASL ha comunicato alla stampa e alla comunità un mese fa o quello che ha deciso oggi con la delibera di riorganizzazione?

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