rotate-mobile
Scuola

"Ambiente insalubre nel Principe Umberto: 15 lavoratori rimangono dentro": denuncia Cobas

Il sindacato chiede all'ateneo soluzioni per queste persone rimaste nell'edificio, diversamente dai colleghi che hanno traslocato nell'ex Sperimentale Tabacchi: "Costi di manutenzione e pulizia alti"

LECCE - È stato completato, proprio in questi giorni, il trasloco del personale tecnico amministrativo di UniSalento dall’ex Principe Umberto. Quest’edificio, come noto, versa in condizioni di sicurezza precarie e necessita di una profonda ristrutturazione.

Lecceprima.it aveva già documentato le criticità di un immobile, già bene culturale sottoposto alla tutela ministeriale, costretto a fare i conti con infiltrazioni che determinano insalubrità ambientale, umidità nelle volte a stella, crepe nei muri e degrado delle facciate esterne.

I lavoratori sono stati quindi trasferiti nei locali dell’ex Sperimentale Tabacchi per lasciare il posto ai futuri lavori di riammodernamento e adeguamento alle norme di legge.

Non tutti però, stando alla denuncia di Cobas Unisalento, sarebbero andati via: “Alcuni uffici, con una quindicina di lavoratori, sono rimasti in quell'edificio come se anche loro non fossero esposti agli stessi rischi. Appare davvero surreale che non si sia riusciti a trovare degli spazi idonei per evacuare completamente l'ex Principe Umberto”.      

Cobas evidenzia l’opportunità di una evacuazione completa dell’edificio anche per mere questioni di bilancio: “L’amministrazione è costretta a mantenere attivo il servizio di pulizia per oltre mille metri quadrati di superficie”.

Tra gli altri costi, calcolati da Cobas, risultano quelli per la manutenzione di una “vecchia caldaia”: “Ciò produrrà con uno spreco enorme di combustibile perché l’impianto non è suddiviso in zone e molti ambienti, già da tempo inutilizzati, continuano ad essere riscaldati a pieno regime nei mesi invernali. Per non parlare poi dell'uso continuo degli obsoleti mono­split, in classe energetica oramai superata, che rappresentano l'unica possibilità per garantire un minimo di comfort ambientale nei mesi estivi”.

Dismissione della struttura di missione Piano per il Sud                      

Cobas punta il dito anche contro i provvedimenti con cui sono stati affidati diversi incarichi in ateneo. In particolare quello di responsabile della struttura di missione “Piano per il Sud”, di capo area gestione dei progetti di ricerca e il fund raising e di coordinatore amministrativo del Centro unico di ateneo per la gestione dei progetti di ricerca.      

Secondo Cobas la struttura di missione, peraltro, doveva essere dismessa “a causa dei risultati disastrosi”. A cosa si riferisce nella sua accusa?

“I fondi del Piano per il Sud sono stati spesi per interventi edilizi, ma solo alcuni sono in via di ultimazione: la ristrutturazione di alcuni plessi di Ecotekne e del Collegio Fiorini. E soltanto gli interventi Came sono stati completati”.

Secondo il sindacato di base, UniSalento avrebbe appaltato interventi “per circa 20 milioni di euro utilizzando tutte le proroghe concesse da Cipe, a scapito di una decurtazione dei finanziamenti”.                    

In particolare “il mancato rispetto del termine del 31 dicembre 2016, a causa dei ritardi accumulati dall’amministrazione e dalla struttura di missione, ha comportato la revoca di gran parte dei finanziamenti inizialmente stanziati”.

Cobas lamenta anche una modello organizzativo “sbagliato” della struttura di missione che, a suo giudizio, avrebbe drenato professionalità da altri uffici, per colmare le proprie lacune, e si sarebbe avvalsa di consulenze esterne invece di valorizzare i professionisti interni all’ateneo.                

In previsione, quindi, della riassegnazione delle risorse del Piano per il Sud, “risulta incomprensibile la scelta di mantenere la medesima impostazione organizzativa e gestionale”.

Secondo Cobas sarebbe più utile smantellare tutto, onde evitare che i problemi organizzativi si ripresentino, affidando le risorse umane ad altre strutture preesistenti: “Queste potrebbero operare coordinando tutte le professionalità necessarie allo svolgimento di ogni sub procedimento e per il raggiungimento degli obiettivi, avendo cura di riferire periodicamente agli organi di indirizzo dell’Amministrazione lo stato dell'arte degli interventi.                     

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Ambiente insalubre nel Principe Umberto: 15 lavoratori rimangono dentro": denuncia Cobas

LeccePrima è in caricamento