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"Una nuova struttura didattica e manutenzione degli immobili": le novità di UniSalento

I fondi del Piano del Sud saranno spesi per interventi di manutenzione ma De Benedetto anticipa anche l'intenzione di potenziare il campus extraurbano con un nuovo edificio e una ricca libreria

LECCE – Sul piatto ci sono 49 milioni di euro. A tanto ammontano infatti le risorse del Piano del Sud destinate all’Università del Salento, utili a sostenere finanziariamente gli interventi edilizi. Non ultimi quelli di manutenzione del patrimonio immobiliare di proprietà dell’ateneo che accoglie gli studenti, i docenti, i dirigenti ed il personale tecnico-amministrativo.

Parliamo di edifici dal grande valore storico e architettonico, come il Principe Umberto che pure versa in condizioni critiche, e di strutture che hanno chiaramente bisogno di una rinfrescata se non di azioni di vero e proprio adeguamento edilizio alle norme di legge.

In questo complesso portafoglio di interventi possibili, quali saranno le priorità per Unisalento e come si orienteranno le azioni dell’amministrazione? Lo abbiamo chiesto direttamente al direttore generale Donato De Benedetto che ha risposto ad un’intervista riportata, integralmente, di seguito.

Esistono dei limiti di tempo per spendere i fondi del Piano del Sud, onde evitare di perderli?

“Originariamente gli accordi con la Regione Puglia relativi ai fondi di cui alla delibera Cipe 78/2011 – Fsc 2007/2013 prevedevano di assumere le obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv) al più tardi entro il 30 giugno 2016.

Con nota del 27 dicembre 2018, previo incontro a Roma con i rappresentanti del governo e della Regione Puglia e previa deliberazione del Consiglio di amministrazione numero 324 del 20 dicembre 2018, l’Università del Salento ha inoltrato formale richiesta di rimodulazione degli interventi per l’importo di 48 mila 963 milioni di euro con contestuale rinvio dei termini. Siamo in attesa di approvazione della rimodulazione”.

Quali sono le priorità di intervento?

“Gli interventi hanno tutti lo stesso livello di priorità, anche se sono di tipo diverso, trattandosi sia di realizzazione di nuove strutture sia di interventi di ristrutturazione”.

Saranno privilegiati gli investimenti atti a rimodernare il patrimonio immobiliare esistente?

“Acquisita la certezza della disponibilità dei fondi, le procedure amministrative per addivenire alla sottoscrizione delle Ogv (e quindi all’inizio dei lavori) saranno condotte contestualmente”.

Quali edifici e sedi universitarie versano in condizioni particolarmente critiche e quindi avranno la precedenza?

“Con i fondi Fsc 2007/2013 si prevede la copertura finanziaria di lavori di ristrutturazione di edifici sia del Polo urbano (edificio Buon Pastore, ex Gil – Codacci Pisanelli, ex Inapli, oltre all’efficientamento delle centrali elettriche) che del Polo extraurbano (Ingegneria, edifici ex Villa Tresca e sistemazioni esterne oltre all’efficientamento delle centrali elettriche). Come detto nella risposta precedente le procedure amministrative per addivenire alla sottoscrizione delle Ogv saranno condotte contestualmente”.

I fondi saranno utilizzati, almeno in parte, anche per costruire ex novo immobili da destinare a UniSalento?

“Sì. Si prevede di realizzare una struttura didattica scientifica – tecnologica con aule studio e laboratori dotata di un accesso diretto al patrimonio librario (biblioteca in grado di ospitare più di un milione di volumi) e un edificio destinato ad ospitare laboratori attrezzati, postazioni di studio e servizi avanzati nell’ambito del potenziamento del campus extraurbano”.

Le risorse del Piano del Sud sono sufficienti per venire incontro alle necessità dell’ateneo?

“Queste risorse rappresentano un ottimo risultato. Rimangono comunque da soddisfare altre esigenze tra cui la ristrutturazione del Principe Umberto”.

E a proposito dell’edificio e delle sue necessità di ristrutturazione, nonché del trasloco del personale amministrativo di cui si è parlato in un precedente articolo, il direttore De Benedetto ha specificato che il trasferimento di sede è in corso di svolgimento e si concluderà nelle prossime settimane. Al momento non è ancora calendarizzato il trasferimento della ripartizione tecnica e tecnologica mentre il personale della ripartizione didattica, in servizio nell'area ristrutturata, non sarà trasferito.

De Benedetto ha puntualizzato che al momento la ristrutturazione dell'edificio Principe Umberto non è prevista nel Piano delle opere pubbliche: “Ovviamente, qualora reperissimo le risorse necessarie alla sua ristrutturazione, il Piano potrà essere sempre rimodulato – ha aggiunto -. Rimane infatti una priorità di questa amministrazione manutenere e ristrutturare il patrimonio edilizio disponibile, a maggior ragione quello sottoposto a vincolo storico culturale, ed in questa direzione ci si è mossi quando è stato acquisito l'edificio ex Sperimentale Tabacchi, complesso anch'esso vincolato. Nei prossimi mesi peraltro partiranno le procedure di gara per ristrutturare gli ultimi due edifici presenti nel complesso”.

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