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Martedì, 16 Aprile 2024
Scuola

"Scuole aperte nonostante l'allerta meteo": Cgil denuncia rischi per alunni e lavoratori

Nardò, Ugento, Casarano, Gallipoli e Melpignano non hanno disposto la chiusura. Il sindacato: "Problemi per chi abitava lontano; strade impraticabili. Non valga come giornata di ferie"

LECCE – Scuole chiuse nel Salento per l'allerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile.

Sono numerosi i Comuni che hanno provveduto a tenere chiusi i cancelli degli istituti di ogni ordine e grado, onde evitare che qualcuno potesse farsi male a causa delle piogge abbondanti e delle forti raffiche di vento che vengono da Sud e hanno raggiunto la velocità di 100 chilometri orari.

Le segnalazioni, le foto e i video che passano di telefonino in telefonino sembrano dare ragione a questi sindaci prudenti: il maltempo sta già facendo i primi danni e in alcune zone del Salento si contano alberi caduti anche nei cortili delle scuole o sulle macchine,  strade allagate e impraticabili, viabilità in tilt, palme piegate dal vento, cassonetti che passeggiano per strada, oggetti che vorticano in aria, scantinati allagati e persino muretti sbriciolati.

Scene degne di un film hollywoodiano sull'apocalisse. Scene da brivido che nel mite Salento non siamo abituati a vedere e che certamente sono un segno allarmante dei cambiamenti climatici in atto.

L'attenzione per il maltempo durerà fino alle ore 20 di oggi e, oltre ai disservizi ed agli inconvenienti creati dalla burrasca e dalle mareggiate, non mancano le prime polemiche.

La segretaria di Flc Cgil di Lecce e Brindisi, infatti, ha puntato il dito contro le amministrazioni dei Comuni che non hanno disposto la chiusura degli istituti scolastici: Nardò, Ugento, Casarano, Gallipoli e Melpignano.

Le strutture sono rimaste aperte anche se, presumibilmente, considerate le condizioni del meteo, le classi difficilmente si saranno riempite di studenti. E questo specialmente nel caso delle materne, delle elementari e delle medie.

“L'apertura delle scuole ha creato un problema specialmente per il personale che doveva raggiungere le sedi da un altro paese del Salento. I lavoratori si sono trovati a fare i conti con il maltempo, il rischio idrogeologico di alberi crollati in mezzo alla strada e con la viabilità in tilt. Alcune vie del Salento erano allagate e impraticabili e raggiungere le scuole non è stato semplice, anzi. Il maltempo rappresenta un rischio per tutti i lavoratori e non abbiamo capito perché questi sindaci abbiano ritenuto di mantenere le scuole aperte”, denuncia Rosa Savoia della Flc Cgil di Brindisi e Lecce.

“È paradossale il fatto che Cgil, unitamente a Cisl e Uil, stia già organizzando molte assemblee, a livello locale e nazionale, relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro e poi ci ritroviamo a fare i conti con emergenze del genere. Ci hanno peraltro segnalato la caduta di calcinacci da un'uscita secondaria dell'istituto superiore Moccia di Nardò che comunque non ha provocato feriti. La condizione strutturale delle scuole ci preoccupa sempre, specialmente in caso di maltempo”, aggiunge lei.

“Se il clima cambia, in un processo di tropicalizzazione, le istituzioni devono essere pronte ad intervenire, strutturandosi per fronteggiare le emergenze. Ormai dobbiamo fare i  conti anche con questi problemi e con nuovi pericoli per i lavoratori – prosegue la segretaria -. Oggi molti ragazzi hanno perso le lezioni perché i genitori hanno ritenuto di non accompagnarli e molti insegnanti non sono riusciti nemmeno a partire da casa per raggiungere gli edifici. Sulla strada che collega Nardò ad Avetrana, per fare un esempio, un tir è uscito fuori strada e i bus con a bordo gli studenti hanno trovato molto traffico. Già da domani ci sarà il problema delle assenze da giustificare, per tutti. Ed è incomprensibile”.

Già nelle prime ore della mattinata, la viabilità sulla Nardò-Avetrana e lungo la strada Leverano-Nardò è stata complicata dalla presenza di grossi tronchi in piena carreggiata e di cipressi cascati nei pressi del cimitero. Un albero si è abbattuto anche sulla statale 101, all'altezza di Gallipoli. Situazioni analoghe si sono registrate a Cutrofiano, Marittima, Andrano, Tricase e Lecce.

Per quanto riguarda le ore lavoro perse oggi da docenti e personale scolastico, secondo Rosa Savoia non dovrebbero essere conteggiate come si trattasse di una giornata di ferie o di congedo: “In questo caso dovrebbero valere due norme del codice civile secondo le quali i lavoratori che sono impossibilitati, per causa di forza maggiore, a raggiungere il posto di lavoro devono essere giustificati. I professori di quelle scuole chiuse per ordinanza comunale sono già esonerati: per i colleghi di quei Comuni in cui gli istituti sono rimasti aperti chiediamo che valga la stessa cosa”.

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