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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola

Servizi, didattica e coinvolgimento degli studenti: le proposte dei candidati a rettore

De Bellis, Pollice, Campiti e Grassi invitati da Udu a sciogliere i nodi dell'ateneo. Le priorità: trasporti, tasse, offerta formativa e ammodernamento delle strutture

LECCE – Udu, Unione studenti indipendenti, ha chiamato a rapporto i quattro aspiranti rettori dell'Università del Salento, coinvolgendoli in un incontro pubblico mirato a sondare la posizione dei candidati alla più alta carica dell'ateneo sui temi cruciali del diritto allo studio e dei servizi garantiti agli studenti.

Luigi De Bellis, professore ordinario di Fisiologia vegetale, Giuseppe Grassi, ordinario di Elettrotecnica, Michele Campiti, ordinario di Analisi matematica e Fabio Pollice, ordinario di Geografia economico-politica, si sono dati appuntamento nel plesso 6 di Studium 2000 per confrontarsi con gli studenti dell'associazione.
Il primo nodo da sciogliere è stato quello della didattica che, dal punto di vista dei ragazzi, “risulta penalizzante per l'ateneo salentino a causa del restringimento dell'offerta formativa e della scarsità di docenti e strumenti di lavoro, specialmente informatici”.

La soluzione, per il professor Grassi, passa da un consolidamento delle lauree triennali, mentre i corsi magistrali e i dottorati di ricerca potrebbero avvantaggiarsi da una una spinta all'internazionalizzazione. Cioè da un'apertura verso altri contesti internazionali, utile a bilanciare il deflusso verso gli atenei del Nord Italia.

Secondo il professor Campiti, invece, la programmazione è fortemente influenzata dalla scarsa sostenibilità didattica. “Per aumentare l'attrattività di UniSalento – ha aggiunto – occorre puntare su attività di orientamento, a partire dalle scuole superiori”.

De Bellis, in un'ottica pragmatica, ha fatto un passo indietro: “Se alcuni corsi risultano poco appetibili per gli studenti occorre chiedersi perché e verificare la qualità della didattica. UniSalento mantiene persino dei corsi con 9 studenti. Ci sono solo due soluzioni: rimodularli oppure chiuderli e dirottare quelle risorse altrove”.

“Dobbiamo considerare Lecce una grande città universitaria capace di attrarre studenti da fuori – ha aggiunto Pollice -. Nel mio programma spiego anche come: ovvero lavorando su azioni di orientamento, investendo su internazionalizzazione ed e-learning e qualificando i percorsi formativi”.

La proposte dei candidati per gli studenti

I temi del diritto allo studio, del contenimento della tassazione e dei servizi pubblici, come alloggi, trasporti e apertura delle biblioteche, sono stati tutti messi sul tappeto nel corso del confronto.

Questa la posizione dei quattro aspiranti rettori, le cui candidature sono state ufficialmente ammesse con decreto firmato oggi dal decaro d'ateneo, Mauro Biliotti.

Il primo nodo da sciogliere, per Michele Campiti, è quello dei trasporti:“I due poli, quello urbano e quello extraurbano, non sono collegati come si deve ed esiste anche un problema di orari perché le ultime corse degli autobus spesso si sovrappongono a quelle delle lezioni. Anche l'organizzazione didattica deve essere più efficiente”. E ancora: “Va ripensata la vivibilità all'interno dei poli, creando strutture sulla falsa riga dei campus. Oltre all'apertura serale e festiva delle biblioteche, dobbiamo pensare alla creazione di spazi e ambienti di socialità all'interno delle strutture universitarie”.

“Gli studenti sono il nostro punto di riferimento – ha chiosato Fabio Pollice – e dalla loro soddisfazione dipende, direttamente, anche il livello di attrattività dell'ateneo”. Come aumentare, dunque, il tasso di gradimento di UniSalento? “Innanzitutto creando servizi adeguati.

Poi occorre lavorare sulla motivazione del personale tecnico amministrativo che è sottostimato, rispetto alla media italiana, pur rappresentando una risorsa strategica per il buon funzionamento dell'ateneo. Il secondo intervento necessario è quello sulle strutture universitarie: abbiamo risorse interne, che si sommano a quelle del Piano per il Sud, da utilizzare al meglio”.

Per Pollice è fondamentale anche una maggiore rappresentanza degli studenti in ateneo e un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano la vita accademica.

Priorità ai servizi è stata accorda anche da Luigi De Bellis che elenca, nel suo programma, quelli da potenziare: attività di reclutamento, orientamento, tutoraggio e accompagnamento al lavoro. Vanno migliorate anche le nostre segreterie, che già sono state accorpate in due poli. “Per quanto riguarda i trasporti, noi possiamo intervenire sugli orari ma è necessario che chi gestisce il parco autobus ci venga incontro”, ha aggiunto.

Secondo Giuseppe Grassi, gli studenti devono fare i conti con un'alta tassazione. E questo è il primo aspetto da considerare. Il suo programma elenca anche delle novità per i ragazzi che ruotano intorno al concetto cardine della sostenibilità: “Immagino un ateneo plastic free e investimenti in forme di mobilità alternativa – ha spiegato -. Ho previsto anche dei premi per gli studenti che vogliano dedicarsi a ripristinare le aree verdi, su base volontaria, per rendere gli spazi più vivibili. Fondamentali saranno poi le riqualificazioni degli edifici, sostenute dalle risorse del Piano per il Sud”.

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