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Rapinano tabaccaio e barista: incastrati dal fanale rotto e da un altro commerciante

Un 52enne di Ugento e una donna di 53 anni arrestati, all’alba, dai carabinieri di Tricase e Casarano. Rispondo di almeno due rapine

UGENTO – L’operazione è stata ribattezzata “Lybra”, dal nome del modello dell’auto utilizzata dai due rapinatori. E’ stato proprio un dettaglio di quella vettura, il fanale rotto, a incastrare due individui di Ugento: Orazio Rocco Valente, 52enne e Anna Maria Gaetani, più anziana di un anno, sono stati arrestati all’alba, dai carabinieri delle compagnie di Tricase e Casarano: rispondono di rapina pluriaggravata. Il primo, noto alle forze dell’ordine per altri reati simili, è stato accompagnato in carcere. La donna, incensurata, ristretta agli arresti domiciliari su disposizione del gip del Tribunale di Lecce, Michele Toriello e su richiesta del pm di turno, Milto De Nozza. La vicenda è cominciata nella tarda serata del 9 gennaio scorso, meSenza titolo-17no di un mese addietro, quando i due hanno messo a segno una rapina ai danni di un tabaccaio di Miggiano, titolare di una rivendita a Taurisano.

Dopo averlo pedinato quasi fino a casa, i due hanno cercato di spogliarlo dell’incasso, all’altezza della stazione di servizio “Q8” della zona. Incappucciati e con una pistola in pugno, sono però rimasti a mani vuote: la vittima, infatti, non aveva con sé i contanti. I due sono fuggiti, dileguandosi sulla provinciale 374, a bordo di quella Lancia Lybra di colore grigio. Il malcapitato, ripresosi dallo shock, ha allertato le forze dell’ordine. Sul posto, i carabinieri della stazione di Specchia per le indagini. La coppia, però, non aveva alcuna intenzione di andare a dormire. Tanto che, intorno alle 4 del mattino, è stata persino fermata per un controllo dai militari di Tricase, sulla porzione di statale 275 che attraversa Alessano. La verifica stradale sarebbe stata casuale, ma non troppo. I militari, infatti, sapevano del faro non funzionante ma, una volta identificati i due, non hanno potuto fare altro se non lasciarli andare: non vi erano inizi determinanti per un fermo.valente-2

Gli inquirenti, però, non si erano sbagliati sui due individui sospetti. Questi ultimi, infatti, circa un’ora dopo, hanno messo a segno un altro colpo, questa volta a Presicce.  Intorno alle 5, i due si sono presentati all’esterno della caffetteria “Lopes”, per attendere la proprietaria e scipparle la borsa, in quella che è stata un’azione fulminea. La scena è stata ripresa dalle videocamere, ma sono altri due gli elementi rivelatisi provvidenziali per le indagini. Tanto per cominciare, gli inquirenti hanno rilevato i filmati del giorno precedente alla rapina. I due rapinatori hanno fatto un “sopralluogo”, fingendosi clienti del bar. Dapprima hanno consumato un caffè, poi hanno chiesto informazioni apparentemente ingenue sui “gratta&vinci” esposti.

Video: così hanno agito i rapinatori

La proprietaria ha abboccato e, in buona fede, ha spiegato loro che si trattava di biglietti a solo scopo dimostrativo. Quelli veri, vincenti, li riportava ogni sera con sé, a casa, per poi ricollocarli sugli scaffali la mattina seguente. Valente e la sua complice non si sono lasciati sfuggire questa preziosa informazione. La notte successiva, la stessa in cui sono stati sottoposti al controllo stradale, hanno infatti atteso l’apertura della caffetteria, scippando la borsa alla donna. Sul posto, i carabinieri di Presicce e i colleghi della compagnia di Tricase, per avviare immediatamente la caccia ai responsabili.

La svolta all’attività investigativa non ha tardato ad arrivare grazie, per l’appunto, al secondo dettaglio determinante: un tabaccaio di Alliste - categoria da sempre preallertata dalle forze dell’ordine dopo le rapine - ha indicato i due individui sospetti ai carabinieri. La coppia, infatti, si è presentata presso la rivendita, per riscuotere il premio vinto “grattando” i biglietti rapinati a Presicce qualche giorno prima. Come hanno sottolineato i due comandanti delle compagnie, i capitani Alessandro Riglietti e Clemente Errico, il frutto dei due arresti nel giro di così poco tempo è stato dato proprio dall’aver “messo a sistema” tutti i dettagli a disposizione delle varie caserme del posto e anche quelli forniti dai cittadini.

Rapine e arresti, il racconto per immagini

A conferma ulteriore della responsabilità della coppia, anche la giacca di colore chiaro indossato dalla De Gaetani durante entrambi i colpi. La vettura di colore grigio utilizzata per le rapine, è stata “misteriosamente” data alle fiamme, a Ugento, lo scorso 19 gennaio. Gli inquirenti sospettano per un tentativo di eliminare le tracce dei due episodi. In casa di Valente, inoltre, al momento dell’arresto, sono state rinvenute 17 munizioni per una pistola, ora poste sotto sequestro. Non vi è invece ancora traccia dell’arma utilizzata per tenere sotto scacco il tabaccaio e la barista.

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