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Atti sessuali con una 13enne, barista assolto per mancanza di querela

La relazione risale all’estate del 2010, ma fu denunciata due anni dopo e non entro sei mesi previsti dalla legge. Così l’imputato, un leccese di 38 anni, oggi è stato assolto nel processo discusso col rito abbreviato

LECCE - Lei ha 13 anni. Lui ne ha 30 e fa il barista a Torre dell’Orso, marina di Melendugno. Ed è qui che i due si conoscono e intraprendono una relazione sentimentale, dalla metà di luglio alla fine di agosto del 2010. Ma il loro rapporto è proibito dal codice penale che all’articolo 609 quater punisce gli atti sessuali con minorenne. E’ questo il reato che ha trascinato in un’aula di tribunale il barista, originario di Lecce, ma residente a Surbo. Nel caso specifico, però, per poter procedere era necessaria la querela di parte, querela che è stata sporta dopo due anni dai fatti e non entro sei mesi come previsto dalla legge.

E’ stata questa la tesi sostenuta oggi dalla difesa  dell’uomo (rappresentata dagli avvocati Anna Grazia Maraschio ed Ester Nemola)  nel processo discusso col rito abbreviato dinanzi al giudice Antonia  Martalò che si è concluso con un verdetto assolutorio proprio “per difetto della condizione di procedibilità”.

 A dare il via all’inchiesta della magistratura fu la segnalazione giunta dai servizi sociali, ai quali si era rivolta la madre della 13enne (parte civile al processo), dopo aver scoperto della relazione della figlia con un ragazzo che aveva più del doppio dei suoi anni. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro trenta giorni.

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