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Attivata la rete Sten, gli operatori sanitari sono rimasti senza stipendio da cinque mesi

Il servizio di trasporto d’emergenza del neonato è stato inaugurato il 1° novembre. Floriano Polimeno (Fp-Cgil Lecce): "Regione ed Asl trovino subito una soluzione"

LECCE – Sono cinque i mesi di stipendio arretrato dalla Asl di Lecce nei confronti del personale impiegato nel servizio di trasporto ed emergenza del neonato. La denuncia è firmata dal segretario della Funzione pubblica di Cgil Lecce, Floriano Polimeno che chiede alla Regione Puglia ed ai vertici dell’azienda sanitaria di intervenire per “sanare” la situazione.

Il servizio Sten è stato inaugurato il 1° novembre e da allora gli operatori si occupano di trasportare in ambulanza i piccoli pazienti che versino in condizioni di emergenza. Il trasporto avviene verso i reparti di Terapia intensiva o verso le altre unità specialistiche, a seconda della diagnosi (Cardiochirurgia, Chirurgia o altro ancora), mentre la chiamata parte dal centro spoke, ossia quello trasferente.

I medici e gli infermieri, in servizio a tutti gli effetti dall’inizio di novembre, non avrebbero però ricevuto un solo euro per il lavoro svolto.

“Il personale giornalmente mette il massimo dell’impegno e della professionalità affinché ogni figlio possa essere sempre abbracciato dai propri genitori e soprattutto possa essere portato a casa dopo le cure- puntualizza Polimeno -. Quello stesso personale però è sprovvisto di presidi antinfortunistica, che a novembre non gli sono stati forniti, né dello stipendio”.

E ancora: “Nessuno vuole la sospensione del servizio, vista la riorganizzazione dei punti nascita, ma chi presta un servizio ha tutto il diritto di essere remunerato. Attendiamo una risposta dalla Asl di Lecce e soprattutto dalla Regione Puglia”.

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