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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il futuro abiterà a Caprarica di Lecce, il borgo dove le case costano "1 euro"

Anche il comune vicino all'area grica ha aderito, da maggio scorso, all’iniziativa “Case a un euro” per ripopolare il paese e combattere, al contempo, l’emergenza abitativa

CAPRARICA DI LECCE – Le note balcaniche del re delle bande, Cesare Dell’Anna, risuoneranno presto a Caprarica di Lecce.  Accadrà in un ipogeo che si chiamerà appunto “Frantoio della musica”, in collaborazione con Antonio De Luca, maestro delle installazioni musicali di Cursi. Un commerciante di street-food di Vernole, invece, avrà finalmente un immobile per farci la sua rosticceria. Da Città dell'Olio, Caprarica potrebbe diventare Città delle case (quasi) gratis. Basterà sobbarcarsi i costi di eventuali ristrutturazione o interventi di manutenzione.

Sono i tre cittadini che, fino ad ora, hanno aderito all’iniziativa nazionale, avviata anche in Gran Bretagna, denominata “Case a un euro”. Un progetto lanciato nella Valle del Belice, in Sicilia, dal critico d'arte Vittorio Sgarbi il quale nelle vesti di sindaco, anni addietro, ha proposto l’escamotage amministrativo per ripopolare un borgo ormai deserto: quello di Salemi, nel Trapanese. Dal mese di maggio del 2018, il progetto è stato proposto anche dall’attuale amministrazione del comune dell’area grica. L’attuale primo cittadino, Paolo Greco, ha infatti pubblicato un avviso per l’acquisizione  di immobili inutilizzati, da concedere o donare, da mettere poi a disposizione dei cittadini. Funziona in questo modo: il proprietario di un appartamento disabitato  perchè ereditato dalla nonna o dismesso perché si è ormai lontani dal Salento), può concedere al Comune la propria casa in un comodato d’uso ventennale. Il vantaggio sarà quello di vedersi azzerare tutte le tasse: niente Imu, niente Tari pur essendo seconda casa (o terza, o quarta, e così via…) e nessuna addizionale Irpef.

Il video: tre i progetti già presentati da maggio scorso 58269fd1-8ec3-48b5-87c3-bddf3a2e23a2-2

Potranno usufruirne sia le famiglie con bambini, giovani coppie, sia le associazioni, cooperative o imprese e single che non possono permettersi l’acquisto di un immobile. I benefici per coloro che subentreranno nell’immobile, oltre all’assenza di affitto, anche lo sconto del 50 per cento di tutte le tasse. Vale per la Tari, ma non solo. Il dimezzamento dell’imposizione fiscale si riferisce anche alla tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Un aspetto sicuramente vantaggioso per coloro che intraprendono avventure commerciali come ristorazione e affini.  Si tratta dunque di un progetto dal doppio vantaggio: da un lato, i cittadini potranno usufruire degli edifici per uso abitativo e per attività commerciali, studi professionali e associazioni culturali senza pagare l’affitto. Dall’altro, i titolari di più appartamenti saranno detassati completamente e non vedranno il proprio bene cadere a pezzi sotto i colpi dell'ususra e del tempo.

Infatti nessun inghippo, ma soltanto una condizione: quella dell’impegno alla manutenzione dell’immobile e ad eseguire eventuali, necessari interventi. Siano essi notevoli, con una vera e propria ristrutturazione, o più lievi come la manutenzione ordinaria. In questo modo, l'amministrazione eviterà anche di ritrovarsi edifici pericolanti, abbandonati o in stato di degrado. Al momento, la popolazione del piccolo comune salentino si aggira attorno ai 2mila e 400 abitanti. Ma, come lo stesso primo cittadino ha sottolineato, negli anni Novanta si attestava invece sui 3mila e 100. Significa che il borgo dispone di decine e decine di immobili vuoti, inutilizzati, che invece potranno rappresentare la chiave di volta non soltanto per l’economia locale, così come per la cultura del luogo, ma innescando aspetti positivi in una piccola comunità: graziosa, ma troppo anziana.

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