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Martedì, 19 Marzo 2024
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Verso e postura della scimmia contro due calciatore stranieri: Daspo e denunce per 7 tifosi

Hanno tra i 20 e i 32 anni i sette ultrà gallipolini, già noti alle forze dell’ordine. I poliziotti del luogo li avevano identificati ancor prima della partita di Mesagne, il 16 settembre

GALLIPOLI – Provvedimento “spartiacque” nel mondo sportivo destinato a condizionare le manifestazioni future: un duro colpo per la tifoseria gallipolina. Sono stati puniti infatti severamente gli insulti a sfondo razziale: scattano sette Daspo per altrettanti tifosi del Gallipoli. Gli agenti di polizia del commissariato della Città Bella, guidati dal vicequestore aggiunto Marta de Bellis, hanno notificato i provvedimenti, dopo aver identificato i sostenitori della squadra locale in  una indagine partita dopo gli insulti contro due calciatori di colore di Mesagne, nel match fuori casa. I sette Daspo sono stati emessi dal questore di Brindisi, per un periodo di cinque anni, di cui tre con obbligo di firma per un anno.

I fatti lo scorso 16 settembre  quando dalla tribuna del settore ospiti dello stadio “Guarini” di Mesagne, in quella circostanza occupata da una cinquantina di sostenitori del Gallipoli, si sono levati per l’intera durata dell’incontro, versi accompagnati dalla postura tipici della scimmia nei confronti  di due sportivi stranieri della squadra avversaria. Gli episodi, oltre a sollevare l’indignazione collettiva non  sono sfuggiti al direttore di gara: l’arbitro, quella domenica, ha anche annotato l’accaduto sul referto, elevando la multa di 500 euro e della disputa a porte chiuse della successiva partita presso lo stadio “Antonio Bianco”.

Il personale della Squadra informativa e della polizia scientifica del commissariato di Gallipoli è giunto all’individuazione dei responsabili, visionando i filmati e analizzando ogni singolo fotogramma delle immagini registrate durante la gara di Mesagne. Gli accertamenti hanno permesso di risalire a sette ultrà gallipolini, di età compresa tra i 20 e i 32 anni, alcuni dei quali già noti agli organi di polizia. Tre di loro infatti in passato sono stati sottoposti allo stesso  provvedimento dopo  gravi episodi di violenza consumati durante le manifestazioni sportive Gli altri quattro risultano inoltre gravati da numerosi precedenti penali e giudiziari per reati non solo d’ambito calcistico, ma anche per resistenza a pubblico ufficiale, rissa, lesioni, minacce, furto, detenzione di droga e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare, un tifoso è risultato tuttora sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale emessa dal questore di Lecce. Oltre ai Daspo, tutti e sette i tifosi sono stati denunciati penalmente in stato di libertà, per atti di discriminazione per motivi razziali.

I fatti accaduti un mese addietro nella cittadina del Brindisino hanno acceso il faro su una serie di episodi di parte di frange ultrà della tifoseria gallipolina. Tutto avrebbe avuto inizio ad agosto, durante la fase di precampionato, quando in periodo di calciomercato la società ionica ha annunciato l’acquisto di un difensore di origini gallipoline con trascorsi agonistici nelle fila della rivale “storica” del Casarano Calcio. Una ordinaria operazione di calciomercato che ha però scatenato la reazione violenta di alcuni ultrà gallipolini con duri attacchi sul profilo Facebook della società, contestazioni dei tifosi che , a un certo punto, provocare disagi all’ordine pubblico. Nel giorno della gara in casa contro l’Avetrana, per esempio, una trentina di tifosi ha persino lanciato cinque grossi petardi davanti allo stadio, dopo aver intonato cori violenti ed esposto striscioni con frasi non meno offensive. Proprio per questi motivi, la polizia della Città Bella si è attivata in quell’occasione, documentando con le riprese video la presenza degli individui coinvolti.

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