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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Mancano medici al 118": i sindacati rilanciano l'allarme e si mobilitano

Fimmg, Intesa sindacale e Uil proclamano lo stato di agitazione della categoria: “La rete di emergenza - urgenza prevedeva 85 medici, numero che si è ridotto a meno della metà"

LECCE – La rete emergenza – urgenza in provincia di Lecce soffre di una malattia ormai cronica, ovvero della mancanza di medici del settore. Una lacuna definita “grave” dai sindacati che hanno intrapreso la strada della mobilitazione.

Fimmg, Intesa sindacale e Uil infatti, in rappresentanza dei medici del 118 della provincia di Lecce, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria. “La rete di emergenza della provincia di Lecce sin dalla sua attivazione prevedeva l'utilizzo di 85 medici sui mezzi mobili (ambulanze ed automatiche) ma, soprattutto negli ultimi mesi, si è drasticamente ridotto a meno della metà – scrivono le organizzazioni -. In tale contesto è impensabile continuare a sostenere la rete nel rispetto dei protocolli”.

I segretari Maurizio Grecolini, Corrado Povero e Giuseppe Scalese denunciano situazioni quasi al limite:  “Capita spesso di essere inviati, in codice rosso, su eventi a 30/40 km di distanza, ma non riusciamo a rispettare i tempi previsti”.

Una vera corsa contro il tempo, quindi, tipica dell’emergenza ma che costerebbe agli operatori “situazioni di stress psico-fisico legate all’aumento del carico di lavoro”. In più, la mancanza di tempestività costituirebbe “motivo di aggressione verbale, e  talvolta fisica, da parte dell'utenza esasperata da lunghi tempi di soccorso”.

Il grido d’allarme è stato lanciato più volte, ma sembra essere rimasto inascoltato: “Abbiamo richiesto a più riprese un incontro urgente con la direzione della Asl, al fine di ottimizzare il servizio con le unità mediche residue. Ad oggi, però, la richiesta non è stata accolta ed il servizio è stato lasciato alla progressiva ed ineluttabile deriva”, puntualizzano loro.                 

Il problema sembra destinato ad acuirsi con l’arrivo della bella stagione che porterà, con sé, flotte di turisti in ogni punto del Salento. “Con l'estate alle porte – denunciano ancora le organizzazioni sindacali -, se non si adotteranno i dovuti provvedimenti, le criticità emerse aumenteranno a dismisura. Basta pensare che le postazioni maggiormente interessate dalla presenza di turisti a fronte dei 5 camici bianchi previsti: Copertino 0 medici, Nardò 2 medici, Gallipoli 3 medici, Otranto 1 medico”.

“Il grave disagio che continuiamo a denunciare è aggravato dalla mancanza di dialogo – incalzano -. Se tale situazione dovesse perdurare nel tempo, ci riserveremo di adottare le forme di protesta che riteniamo opportune, a difesa dei propri diritti ed a tutela dell'intera popolazione”.

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