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"Risorge" l’incubo racket nel basso Salento: due dei quattro incendi sono dolosi

Quattro episodi, in una pio d’ore, tra Taviano, Collepasso, Parabita e Mancaversa. Distrutto anche un autosalone

TAVIANO– A "risorgere", oggi, è  l’incubo del racket. Ammesso che se ne sia davvero mai andato. La Notte di Pasqua all’insegna di quattro incendi nel basso Salento, di cui due dolosi. Tra mezzanotte e mezzo e le 3, infatti, sono state appiccate le fiamme a due vetture parcheggiate in altrettante abitazioni. E’ stato dato al fuoco anche un autosalone: i danni sono stati registrati a sei auto sulle otto che si trovavano all’interno. Inoltre, un'intera famiglia è stata svegliata di soprassalto da un rogo, divampato a causa di alcune faville.

Il totale dei veicoli distrutti, dunque, è di otto, per un totale di svariate decine di migliaia di euro. Il primo episodio a Taviano, dove ignoti hanno colpito un’Audi A3, intestata a un giovane maresciallo dell'Esercito, di 27 anni. Il mezzo era parcheggiato sotto al balcone in una villa, nel giardino privato. E’ accaduto in via Euclide,dove sono intervenuti i vigili del fuoco  del distaccamento di Gallipoli. Il veicolo è stato danneggiato soprattutto nella parte anteriore: è lì che i malviventi hanno pizzato del liquido infiammabile, per fare in modo che la carrozzeria prendesse fuoco. Le indagini, anche supportate dal sistema di videosorveglianza, sono nelle mani dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano.

Gli stessi militari dell'Arma sono stati costretti anche ad avviare un'altra attività investigativa.  A Collepasso, poco dopo, i malviventi hanno infatti preso di mira anche un autosalone specializzato nella vendita di vetture usate: il “Ghibliauto”, in via Principe di Piemonte, nei pressi del cimitero comunale.  Intorno all’una e mezzo, infatti, è giunta la segnalazione al numero della sala operativa del 115, per segnalare fumo e fiamme provenienti dal locale.  Sei delle otto vetture esposte all’interno sono ormai inutilizzabili. I pompieri hanno rinvenuto evidenti segni di effrazione sull’infisso dell’attività: segno della volontà di qualcuno di voler colpire e lasciare un chiaro messaggio alla vittima. Quest'ultima, una persona incensurata del luogo, non ha stipulato convenzioni assicurative e dunque i danni non sono coperti. Purtroppo, inoltre, il locale non è circondato da dispositivi di videosorveglianza. Ma i carabinieri cercheranno comunque di vederci chiaro e cercare di risalire ai responsabili.

Nella vicina Parabita, un altro secondo caso, questa volta di natura accidentale. Un’Alfa Romeo 159, parcheggiata nel garage di un’abitazione, al piano interrato, è stata danneggiata pochi minuti dopo le 3. Anche in questo episodio, sono stati i pompieri della Città Bella a intervenire, su richiesta dei malcapitati, per mettere immediatamente in sicurezza l’appartamento. Infine, paura anche a Mancaversa, la frazione di Taviano: le scintille fuoriuscite dalla canna fumaria di un’abitazione, nella quale dormiva una famiglia, hanno dato fuoco al vano lavanderia. Le operazioni di spegnimento da parte dei “caschi rossi” sono state complesse, a causa delle forti raffiche di vento. Fortunatamente, nessuno dei componenti ha riportato conseguenze o intossicazioni. Soltanto visibili danni ai muri e al mobilio dell’appartamento.

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