rotate-mobile
settimana

Posti letto esauriti a Galatina e Copertino: ambulanze dirottate a Lecce

Una notte convulsa per la sanità locale: il "Vito Fazzi" ha accettato tutte le urgenze respinte dai due ospedali. Scardia, direttore 118, ha allertato la prefettura di Lecce

LECCE - È stata una notte decisamente impegnativa, quella appena trascorsa, per il personale medico e infermieristico del “Vito Fazzi”: nell’ospedale leccese sono stati ricoverati, obtorto collo, tutti i pazienti in condizioni gravi e urgenti respinti dai Pronto soccorso di Galatina e Copertino.

I due nosocomi hanno dirottato le ambulanze verso il capoluogo perché i posti letto erano al completo. Non è stato possibile accettare, in altre parole, nuovi pazienti da ricoverare. “Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a questo problema – spiega il direttore del 118, Maurizio Scardia -; questa situazione si sta ripetendo spesso, in particolare nell’ospedale “San Giuseppe” di Copertino”, e oggi sono stato costretto ad allertare anche la Prefettura di Lecce”.

La rete dell’emergenza-urgenza è evidentemente in affanno ed il Fazzi è stato sottoposto a un carico di lavoro eccezionale per accogliere i pazienti, vicariando le carenze degli altri due ospedali. “Questa mattina – prosegue Scardia - ho invitato la direzione dell’ospedale di Copertino ad attivare il piano di emergenza interna per garantire l’accettazione dei pazienti, anche in sovrannumero, attivando altri spazi e posti letto e interrompendo i ricoveri di routine”.

La situazione sembra al culmine dell’esasperazione e Scardia non spende parole tenere: “Se un ospedale si trova in emergenza, occorre muoversi in questa direzione: il piano è obbligatorio ed è improponibile che un ospedale non sia in grado di accettare i pazienti. Se non ci sono posti letto disponibili bisogna attivare le procedure correttive, privilegiando le emergenze. Un ospedale che blocca l’accettazione dei pazienti interrompe un pubblico servizio”.

Scardia fa luce su un altro aspetto, non meno preoccupante, del problema: “Si è innescato un circolo vizioso perché le ambulanze bloccate presso i Pronto soccorsi inevitabilmente vengono sottratte al territorio e queste disfunzioni, a catena, gravano sui cittadini e sui pazienti”.

La direzione sanitaria della Asl di Lecce, intanto, si è attivata per risolvere l’impasse e sta ragionando sulla possibilità di bloccare per qualche giorno i ricoveri programmati (quelli che è possibile differire senza conseguenze) per liberare posti letto nella rete degli ospedali salentini: quindi a Lecce, Gallipoli, Casarano, Scorrano e Tricase.

Si tratta, evidentemente, di una soluzione tampone che replica quella già adottata lo scorso anno in occasione del boom dei ricoveri dovuti a malanni stagionali, picchi influenzali e complicazioni respiratorie. Una decisione sarà presa nelle prossime ore. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Posti letto esauriti a Galatina e Copertino: ambulanze dirottate a Lecce

LeccePrima è in caricamento