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Sabato, 20 Aprile 2024
settimana Copertino / Via Sant'Isidoro

Con pistola e coltello svaligiano deposito “Q8”: banda brucia l’Alfa dopo la rapina

Il colpo alle 6 in punto, ora di apertura dell’area di rifornimento sulla Copertino - Sant’Isidoro. L’auto ritrovata tra Porto Cesareo e Veglie

COPERTINO – Attendono l’apertura della stazione di servizio, per mettere a segno una rapina. Caccia alla banda, composta da tre individui, che all’alba ha arraffato un bottino di circa tremila euro, tra confezioni di sigarette e biglietti “gratta&vinci”. Si sono presentati alle 6 in punto, presso la caffetteria e tabaccheria dell’area di rifornimento “Q8” di Copertino, sulla via che conduce a Sant’Isidoro.

Un malvivente è rimasto alla guida di un’Alfa 156 di colore nero, gli altri due sono scesi per l’irruzione nel locale. Uno era armato di pistola, l’altro di coltello. Dopo aver minacciato il gestore con l’arma e con la lama, i due hanno svaligiato il deposito retrostante, svuotando scaffali e cassetti dalla merce che hanno poi portato via. Un’azione lampo, per poi fuggire verso l’esterno, dove erano attesi dal complice. Si sono dileguati immediatamente, mentre sul posto sono giunti i carabinieri della tenenza locale, guidata dal luogotenente Salvatore Giannuzzi, per le indagini.

L'auto ritrovata in fiamme

I militari dell’Arma, dopo aver avviato le ricerche dei tre responsabili e allestito posti di blocco in zona, hanno rinvenuto la vettura usata per la rapina: l’hanno trovata  i colleghi di Campi Salentina in contrada Insegna, al confine tra i territori di Porto Cesareo e Nardò, completamente bruciata. Non è escluso che possa trattarsi dello stesso veicolo usato per il colpo di sabato sera, a Veglie. Un'analogia che non risiede soltanto nel mezzo utilizzato, ma anche nelle armi: anche nel colpo messo a segno ai danni del market, infatti, erano muniti di lama e pistola.

Mezzo rubato nei giorni precedenti

I componenti della banda devono aver certamente rubato l'auto nei giorni precedenti e, al termine dell'ultima rapina, hanno deciso di eliminare ogni traccia. Sul luogo del rinvenimento, anche i vigili del fuoco per domare il rogo. Gli inquirenti confidano ora nel supporto fornito dai filmati del sistema di videosorveglianza, installato all’esterno della stazione di servizio.

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