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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sarparea, è guerra di carte bollate. Ricorso contro la delibera comunale

Comitato cittadino e associazione ambientalista ricorrono al Tar contro la delibera di approvazione del piano di lottizzazione: "Il censimento degli ulivi va fatto subito"

NARDO' - Prosegue la battaglia del comitato cittadino “Salviamo la Sarparea” contro il progetto di realizzazione di un ecoresort in contrada “Sarparea - De Pandi” a Nardò, proposto dalla società Oasi Sarparea srl con un investimento da 60 milioni di euro.

Il comitato, insieme all’associazione “Codici Ambiente” hanno presentato ricorso al Tar di Lecce contro la delibera della giunta comunale di Nardò (numero 345 del 4 agosto 2017) che approva il piano di lottizzazione presentato dalla società.

Più nel dettaglio, si tratta del piano di lottizzazione del comparto 65, in località Sant’Isidoro, del Prg di Nardò, che prevede  la realizzazione di un complesso tipo residence composto da circa 60 villette isolate e un albergo residenziale;  piano successivamente adeguato con una diminuzione della volumetria di progetto.

Tra gli obiettivi del piano figurano la salvaguardia degli ulivi monumentali presenti nell’area e la realizzazione delle strutture con la massima riduzione di impatto ambientale. Ma è proprio sulla salvaguardia degli olivi che il comitato ha scatenato una guerra di carte bollate.

Il primo sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Area funzionale 1 ha evidenziato, infatti, la presenza di piante di olivo con caratteristiche di monumentalità e di altre piante che potrebbero essere valutate tali. Il censimento degli olivi, in buona sostanza, non è stato completato ma rimandato alla fase successiva di approvazione del progetto esecutivo.

L’approvazione del piano di lottizzazione – si legge nella delibera comunale contestata - non comporta di per sé l’autorizzazione allo spostamento di qualunque pianta di ulivo, ma il Comitato ha presentato ricorso al Tar per far sì che ogni pianta monumentale sia censita prima di passare alla fase successiva, cioè di approvazione del piano edilizio.

Il ricorso è stato notificato al Comune di Nardò e, come spiega l’avvocato Mariano Alterio che lo ha predisposto, “si fonda sul fatto che Comune di Nardò e Regione Puglia, nella fase di approvazione della procedura Vas, cioè della valutazione ambientale strategica, avevano espressamente ordinato alla società di effettuare un censimento completo di tutte le piante di olivo presenti in quel fondo che potevano avere caratteristiche di monumentalità; ciò doveva avvenire di prima del rilascio dell’autorizzazione del piano di lottizzazione”.

“Durante il sopralluogo realizzato nel mese di maggio – prosegue l’avvocato - i tecnici hanno infatti rilevato che esistono molti alberi non censiti, molto probabilmente classificabili come monumentali. Addirittura si ipotizza che tutti gli arbusti compongano un unico uliveto monumentale che, come tale, è intoccabile. Gli unici ulivi che si posso spostare sarebbero, infatti, quelli non monumentali. Inoltre, in sede di approvazione della procedura Vas, il Comune e la Regione hanno stabilito un distanza minima di 10 metri delle costruzioni da ciascun ulivo”.

Cosa è accaduto poi? “Nonostante il Comune di Nardò avesse chiesto alla società proponente di realizzare questo censimento prima, il piano di lottizzazione è stato comunque approvato e il censimento rimandato alla fase successiva, ovvero in sede di rilascio del permesso di costruire”, puntualizza Alterio.

Quale è il rischio quindi? “Il rischio è che possano essere abbattuti alberi che, pur essendo monumentali, non sono stati censiti come tali". 

Come mai il censimento non è stato effettuato dall’ente locale? “La legge regionale relativa all’emergenza xylella, la numero 4 del 2017, sulla questione dei monumentali dava mandato a tutti i Comuni della Puglia di effettuare censimento degli ulivi nella propria area – spiega ancora il legale -. Il Comune volendo poteva intervenire per realizzare il censimento, ma il fatto di aver affidato l’operazione alla società proponente non ha nulla di strano, perché la proponente la srl utilizzando fondi propri per il progetto. Tuttavia il censimento è un’operazione banale e a costi ridotti: basti pensare che esiste anche un’app gratuita, messa a disposizione dall’Arif, che permette di raccogliere  i dati e le coordinate georeferenziali di ciascun arbusto; la segnalazione viene poi sottoposta la vaglio della Commissione regionale per gli alberi monumentali”.

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