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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Servizio di pulizie parzialmente sospeso: lavoratori Monteco incrociano le braccia

Alta l'adesione allo sciopero sul cantiere di Lecce, revocato invece nell'Aro Le 1. Sindacati premono per la riapertura delle trattative con l'azienda

LECCE – I lavoratori Monteco incrociano le braccia per tutto il giorno. E scendono per strada per protestare contro le “costanti inadempienze” della ditta che gestisce in appalto il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti nella città di Lecce.

Lo sciopero indetto per oggi è stato revocato nei comuni dell’Aro Le 1, quindi a Surbo, Novoli, Trepuzzi, Squinzano, Guagnano, Campi Salentina, Salice Salentino: gli addetti al servizio, riuniti in assemblea presso l’isola ecologica di Trepuzzi, il 23 novembre hanno infatti deciso di rinunciare all’azione di lotta per non compromettere le trattative con l’azienda.

Diverso il caso del cantiere di Lecce dove lo sciopero di 24 ore ha toccato un’adesione dell’85 percento tra gli addetti al servizio di gestione dei rifiuti. I dipendenti Monteco alle 8.00 di questa mattina si sono dati appuntamento presso il Foro Boario e si sono incamminati per le arterie principali della città, dando vita ad un corteo che ha congestionato il traffico all’altezza di viale XXV luglio.

Punto di arrivo della protesta è stato Palazzo Carafa: qui i lavoratori, supportati dalle sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cils, Uilt Uil, Fiadel, Ugl hanno chiesto di incontrare il sindaco, Carlo Salvemini, perché si faccia garante di una riapertura delle trattative sindacali con Monteco.

“Vorremmo che il sindaco chiamasse gli amministratori dell’azienda per chiedergli di sedersi ad un tavolo già oggi, con noi”, commenta il segretario Cgil, Paolo Taurino. Il nodo principale, attorno al quale è avvolta la complessa vertenza, è infatti la mancanza di un dialogo con la parte datoriale che avrebbe determinato un muro contro muro.

Diversi disagi in città

Le rivendicazioni dei lavoratori sono numerose: “Manca il confronto sui carichi di lavoro e sulle continue, illegittime, contestazioni – spiegano i sindacalisti -; stessa cosa vale per l’organizzazione dei servizi, la composizione delle squadre operative e le attrezzature”.

E ancora: “Manca il riscontro sulla fornitura periodica e gli indumenti di lavoro, e non abbiamo notizia in merito al versamento dei fondi di previdenza complementare”.  

I sindacati avevano messo nero su bianco queste problematiche, comunicando lo stato d’agitazione del personale sui cantieri all’inizio di settembre. Ma da allora, e anche dopo l’incontro tenuto presso la Confindustria di Lecce necessario per le procedure di raffreddamento, poco o nulla è cambiato. 

Nel corso della mattinata non sono mancati momenti di tensione, durati fino a quando il vicesindaco Alessandro Delli Noci, l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone e il dirigente al ramo Fernando Bonocuore hanno ricevuto una delegazione di lavoratori e sindacalisti.

Delli Noci, Mignone e Bonocuore hanno fornito rassicurazioni sul ruolo di intermediazione che svolgerà il Comune. Palazzo Carafa ha già ricevuto un documento con tutti i punti oggetto della mobilitazione sindacale.

"Convocheremo al più presto un incontro con Monteco, per confrontarci con l'azienda e per capire le ragioni e il punto di vista della stessa - ha dichiarato Mignone -. Il nostro obiettivo, come amministrazione, è quello di istituire un tavolo di concertazione al quale far partecipare e confrontare i vertici dell'azienda e i rappresentanti dei sindacati e delle Rsu, al fine di trovare le soluzioni che tutelino l'azienda, i lavoratori e che assicurino il massimo decoro alla città".

“Se entro tre giorni l’azienda non calendarizzerà gli incontri per discutere di queste questioni, proclameremo altri due giorni di sciopero”, ha concluso Taurino.

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