A ottant'anni finisce ai domicilari per due mesi per una costruzione abusiva
Nei confronti dell'anziana donna è stata eseguita un'ordinanza emessa dall'ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Lecce
LECCE – Dura lex, sed lex. La macchina della giustizia, lenta ma inesorabile, non fa sconti. Come nel caso di una pensionata ottantenne di Veglie, che questa mattina si è vista notificare un ordine di esecuzione di detenzione domiciliare emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Lecce. La donna, Rita Musca, originaria di Roma ma residente da tempo nel Salento, dovrà scontare due mesi agli arresti domiciliari, oltre a pagare un’ammenda di 20mila euro.
Il reato contestato è quello di costruzione abusiva, commesso a Veglie nel gennaio del 2011. La sentenza è ormai divenuta definitiva e la donna, forse in virtù di una precedente condanna, non può usufruire della sospensione condizionale della pena. I carabinieri della stazione di Veglie hanno dunque proceduto all’arresto e, dopo le formalità di rito, hanno riaccompagnato l’anziana vedova presso la sua abitazione, dove sconterà la pena.