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Antibullismo: “Sanremo non ci ha risposto”. Mabasta premia comunque una classe di Perugia

Gli studenti umbri, seguendo alla lettera i comandamenti del Movimento leccese, hanno denunciato e fatto arrestare due bulli

LECCE- “Ma come parli?”, “Ma che fai?”, “Ma come ti vesti?”. Poi gli agguati in bagno e le percosse, pugni alla schiena, fino alla sigaretta spenta sul collo: la classe di un liceo di Perugia ha denunciato e fatto arrestare due ragazzi per bullismo, seguendo alla lettera il comandamento del Movimento Mabasta,  “Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te”.

“Volevamo premiare questa classe di eroi sul palco di Sanremo per lanciare un appello a tutti i giovani - raccontano i ragazzi di Mabasta che da oltre tre anni portano lezioni di antibullismo in tutte le scuole d’Italia. - Ma dal Festival non abbiamo ricevuto alcuna risposta. “E, allora – proseguono entusiasti -  premieremo lo stesso la classe, magari con meno riflettori e minore risonanza, ma ciò che la classe di Perugia ha fatto è profondamente emblematico e merita interesse e plauso”- concludono.

I fatti della scuola di Perugia

A dicembre due “bulli” minorenni avevano preso di mira un loro compagno di scuola, e tutti i compagni di classe, li hanno denunciati: la squadra mobile di Perugia ha arrestato i due giovani autori di gravi atti di bullismo. La vittima era un compagno di scuola sottoposto a continue e abituali violenze psicologiche e fisiche. Lo offendevano, lo picchiavano, gli davano pugni sulla schiena e gli spegnevano sigarette sul collo. «Ma come parli?». «Ma come ti vesti?». Poi gli agguati in bagno e le botte. Per lui la scuola era diventata un incubo: non si spostava fra le classi, non andava in bagno e in corridoio, aveva crisi di pianto.

Lui, 17 anni, non ne aveva parlato, per vergogna, nemmeno con i genitori. Sono stati i compagni di classe a reagire, dopo mesi di maltrattamenti. Hanno sottoscritto un esposto controfirmato da una docente, inviato alla Direzione scolastica che l’ha trasmesso alla Questura di Perugia. Sono così partite le indagini: i due bulli, anche loro diciassettenni, sono stati arrestati e collocati in una comunità di recupero.

«Abbiamo scritto più volte alla mail ufficiale del Festival di Sanremo, senza risposta – raccontano i ragazzi di Mabasta – abbiamo chiesto non più di tre minuti per rendere nota questa bellissima storia, un gesto semplice ma anche da “superoi”. Questa straordinaria classe di Perugia ha eseguito alla lettera ciò che andiamo a dire da oltre 3 anni in tutte le scuole d’Italia, ossia che gli “spettatori” devono smettere di esserlo e, tutti insieme, devono aiutare le vittime in ogni modo possibile.  Volevamo che tutti i ragazzi d’Italia venissero a conoscenza di questa bella storia e volevamo premiare il coraggio e il gesto altruistico. Quale migliore occasione del Festival di Sanremo, con milioni e milioni di italiani all’ascolto?»

Alla fine, il movimento Mabasta premierà lo stesso la classe, magari con meno riflettori e minore risonanza, ma ciò che la classe di Perugia ha fatto è profondamente emblematico e merita interesse e plauso.

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