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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Santa Caterina, dieci proprietari impugnano al Tar il Piano delle coste

Il legale dei ricorrenti, Daniele Montinaro, sottolinea: provvedimento non sottoposto a valutazione ambientale strategica

SANTA CATERINA (Nardò) – Dieci proprietari di lungo corso di ville e residenze estive del lungomare di Santa Cateria, marina di Nardò, hanno impugnato dinanzi al Tar Puglia il Piano delle coste adottato dall’amministrazione guidata da Pippi Mellone.

Il nodo della presunta illegittimità, secondo l’avvocato dei ricorrenti, Daniele Montinaro, risiede nella mancata sottoposizione del provvedimento a Vas (valutazione ambientale strategica) “nonostante la particolare rilevanza della costa e dei siti interessati, unici nel panorama regionale: dalla Palude del Capitano, a Porto Selvaggio, da Torre Uluzzo elle Grotte di Capelvenere”.

“La costa neretina – prosegue il legale - è lunga circa 22 chilometri, l'amministrazione ha previsto ben 16 stabilimenti balneari unicamente in circa due chilometri di costa in corrispondenza della marina di Santa Caterina e sino alle Quattro Colonne. Una scelta evidentemente irrazionale ed illogica che, laddove dovesse essere attuata, comporterebbe la non fruibilità libera del tratto di mare antistante la marina e la invivibilità della marina stessa già interessata nei mesi estivi da fortissimi e mai risolti problemi di viabilità e parcheggi. Parcheggi ed infrastrutture necessarie che, in violazione delle previsioni normative, non sono stati in alcun modo previsti. Una scelta incomprensibile”.

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