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Giornate di Promozione della Cultura Scientifica

Il rischio geo-idrologico nel Salento leccese. Lo stato delle conoscenze, tra dati storici e cambiamenti climatici. In programma il 24 settembre, presso l’ex Convitto Palmieri a Lecce

Analizzare lo stato delle conoscenze tra dati storici e cambiamenti climatici, come momento di confronto tra esperti del mondo della ricerca e della gestione territoriale su un tema molto sentito tra i cittadini: è questo l’obiettivo del convegno Il rischio geo-idrologico nel Salento leccese, in programma domani, martedì 24 settembre, a partire dalle ore 15, presso la sala Teatrino dell’ex Convitto Palmieri a Lecce (piazzetta Carducci).

L’evento, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Puglia, dalla Provincia di Lecce e patrocinato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale e dall’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset), vede coinvolti esperti che, con diverse competenze scientifiche e professionali, illustreranno casi di studio emblematici.

L’obiettivo è di proporre soluzioni e strategie sostenibili per una corretta pianificazione e per la tutela e la salvaguardia del territorio salentino da questa tipologia di rischio.

Il Salento leccese, pur essendo privo di corsi d’acqua significativi, è sempre più frequentemente interessato da alluvioni improvvise, provocate da eventi piovosi brevi, ma di forte intensità. Con uno sguardo al passato, eventi alluvionali di grande portata ci sono sempre stati, ma negli ultimi vent’anni sembra che i fenomeni siano aumentati, in termini sia di frequenza sia di intensità, con effetti al suolo resi ancora più pericolosi dalle naturali caratteristiche del territorio. E le alluvioni possono causare situazioni di allarme e stati di panico nella popolazione, danni alle strutture e infrastrutture e, in generale, ai beni socio-economici, pubblici e privati. Inoltre, le acque alluvionali invadono estese aree depresse rendendo acquitrinosi vasti territori e, quando si infiltrano nel sottosuolo, possono provocare interferenze con le acque sotterranee, oltre ad avere potenziali ripercussioni sul delicato sistema costiero delle falesie.

Il convegno promosso per domani, quindi, intende fornire a tecnici e cittadini informazioni sulla severità dei danni causati da questi eventi naturali, in un territorio che si presenta fragile e vulnerabile e che necessita di salvaguardia e tutela.

“L’iniziativa si coniuga oltre che con le materie di competenza della Provincia, anche con il Progetto “Giornate di Promozione della Cultura Scientifica” che portiamo avanti con tanti riscontri positivi, finalizzato alla diffusione della cultura scientifica sul territorio salentino”, dichiara il presidente della Provincia di Lecce  Stefano Minerva. “Accogliamo con piacere a Lecce esperti e studiosi, perché quello del rischio geo-idrologico è un tema delicato e molto attuale, rispetto al quale l’attenzione deve essere massima e l’impegno di tutti necessario”.    

“Affrontare correttamente l’intensificarsi di fenomeni metereologici estremi e aggiornare il quadro delle conoscenze dei territori impone la necessità di coinvolgere professionalità multidisciplinari nei progetti di pianificazione a medio-lungo termine, anche con l’inserimento  nelle strutture tecniche di Regione, Province e di quelle dei Comuni a elevato rischio idrogeologico, di professionisti qualificati, a partire dalla figura del geologo, pressoché assente nella pubblica amministrazione”, dichiara il presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia Salvatore Valletta.

Il programma dell’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, del presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia Salvatore Valletta, del delegato Rete delle professioni tecniche della provincia di Lecce Rocco De Matteis. A seguire gli interventi di Paolo Sansò (Università del Salento) “La scienza dello stupore: il rapporto difficile tra uomo e ambiente geologico”; Mario Parise (Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari) “Rischi geo-idrologici in Salento e il ruolo del geologo”; Nicola Palumbo (Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale) “Dalla pianificazione di Bacino alla pianificazione di Distretto. Il rischio idrogeologico nel Salento”; Raffaele Sannicandro (Commissario Straordinario ASSET Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio) “Strategie di adattamento ed intervento per la difesa del suolo nel Salento: criticità e opportunità”; Giovanni Coppini (CMCC Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) “Soluzioni tecnologiche, scientifiche e naturali per la resilienza e l’adattamento costiero ai cambiamenti climatici”; Fernando Moschettini (Provincia di Lecce) “Il rischio geo-idrologico nella pianificazione urbanistica e territoriale”; Alessandro Polimeno (Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce) “Rischio idrogeologico a Baia Verde di Gallipoli”; Francesco Forte (Geologo, Dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica ambientale) “Le alluvioni e le avversità atmosferiche nel Salento: caso studio di Maglie”. A moderare il convegno sarà Giovanni Quarta, ricercatore IBAM CNR, Ordine dei Geologi della Puglia.

All’evento parteciperanno amministratori e tecnici comunali, professionisti dei vari Ordini e Collegi professionali, docenti e numerosi studenti di scuola superiore provenienti dai Licei Scientifici “De Giorgi” e “Banzi” di Lecce.

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