Crolla un bastione della cinquecentesca masseria "La Torre"
Le masserie fortificate che impreziosiscono le campagne di Terra d'Otranto, gioielli storico architettonici che rappresentano la nostra identità rurale, versano troppo spesso in stato di completo abbandono. I proprietari di questi beni architettonici di enorme valore storico e artistico permettono, in troppi casi, il dirupamento totale di quelli che dovrebbero essere dei preziosi attrattori turistici: attimi di Storia della nostra Terra cristallizzati nel tempo. Irripetibili opere dei nostri antenati e della loro sensibilità rurale, imperniata sulla coesistenza antropica e naturale, capolavori capaci di impreziosire e dare lustro a quel valore aggiunto fatto di Storia, Arte e Natura che distingue il Salento, ponendolo ai primi posti tra le migliori località turistiche europee.
È il caso di Masseria Torre, in agro di Copertino, contrada "Li Tumi": splendido esempio architettonico del XVI secolo, presenta una caratteristica pianta quadrata con torrioni angolari a punta di lancia, simile ad un piccolo fortilizio. Edificata in un periodo storico in cui il Salento, porta d'oriente e crocevia di culture, difendeva strenuamente i propri latifondi dalle orde turche, è forse una delle più imponenti masserie-torre della provincia. Fotografata a gennaio 2016, la struttura, benché abbandonata (ma di proprietà privata), non presentava crolli significativi, anzi dimostrava morfologicamente una buona completezza. Fotografata invece nella giornata di oggi, domenica 23 aprile 2017, l'amarissima ma prevedibile sorpresa: il crollo completo di uno dei bastioni lanceolati. Tutto ciò è inaccettabile. Il Codice dei Beni Culturali (D.L.gs 22.01.04 n.42) agli articoli 95-100 prevede che gli immobili di valenza storica debbano essere manutenuti correttamente, al fine di conservare la loro struttura e il loro incommensurabile valore. Qualora proprietario del tale bene non lo facesse, è previsto sempre dal Codice financo l'esproprio coatto.
Che nel Salento si debba continuamente assistere a questi scempi, al lento ma inesorabile sgretolamento della nostra Storia, è francamente inaccettabile. Per questo motivo, per mia personale iniziativa denuncerò il tutto alla Sovrintendenza dei Beni Culturali, al Comune di Copertino, all'Assessorato Regionale preposto e alle Forze dell'Ordine, allegando il materiale fotografico prodotto e le coordinate geografiche del bene architettonico. Dott. Matteo Vallone, Guida Turistica Regione Puglia Fotografata a gennaio 2016, la struttura, benché abbandonata (ma di proprietà privata), non presentava crolli significativi, anzi dimostrava morfologicamente una buona completezza. Fotografata invece nella giornata di oggi, domenica 23 aprile 2017, l'amarissima ma prevedibile sorpresa: il crollo completo di uno dei bastioni lanceolati.
Tutto ciò è inaccettabile. Il Codice dei Beni Culturali (D.L.gs 22.01.04 n.42) agli articoli 95-100 prevede che gli immobili di valenza storica debbano essere manutenuti correttamente, al fine di conservare la loro struttura e il loro incommensurabile valore. Qualora proprietario del tale bene non lo facesse, è previsto sempre dal Codice financo l'esproprio coatto. Che nel Salento si debba continuamente assistere a questi scempi, al lento ma inesorabile sgretolamento della nostra Storia, è francamente inaccettabile. Per questo motivo, per mia personale iniziativa denuncerò il tutto alla Sovrintendenza dei Beni Culturali, al Comune di Copertino, all'Assessorato Regionale preposto e alle Forze dell'Ordine, allegando il materiale fotografico prodotto e le coordinate geografiche del bene architettonico. Dott. Matteo Vallone, Guida Turistica Regione Puglia Cittadino resiliente e sentinella sempre vigile in una terra sempre più colpevole di silente ignavia.