Inps e statistiche
L’Inps rileva che gli italiani che, nel 2016, potevano contare su un reddito da pensione inferiore a mille euro al mese sono 5,8 milioni. Precisa, inoltre, che si tratta del 37,5% del totale (i pensionati sono in tutto 15,5 milioni), in calo dello 0,5% rispetto al 2015, aggiungendo, infine, che le donne che percepiscono meno di mille euro al mese rappresentano il 46,8% del totale delle pensionate, mentre tra gli uomini siamo al 27,1%.
Io mi domando che senso abbia questa analisi, se non nel suo insieme, almeno relativamente alla quantificazione di cui alla prima parte dell’assunto. Mettere in evidenza, tout court ed erga omnes, una soglia d’entrata pensionistica “al di sotto dei mille euro”, soglia rispetto alla quale si vorrebbe dimostrare che un pensionato (o una pensionata) non ce la fa a sbarcare il lunario, non ha valore, la conclusione non è né vera né realistica.
Prova ne sia, ad esempio, che una persona sola, e sono tanti i casi del genere, che vive in casa di proprietà, con 900/950 euro al mese riesce a vivere dignitosamente. In definitiva, a mio avviso, l’Inps, quando sottopone all’attenzione dell’opinione pubblica statistiche di questo genere, dovrebbe fare focus su limiti forieri di analisi indicative, ossia a dire su misure di prestazioni più basse della cifra tonda.
26 ottobre 2017
Rocco Boccadamo
Lecce
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