Job's Act:come renzi e compagni han voluto ridurre il lavoro in oltraggio
Oggi sono veramente indignato,di piu', sono preda di una rabbia e di un disgusto infinito.
L' avvenimento che sto per narrare riguarda mia figlia,ma penso a tantissimi giovani della sua eta' nella medesima deprecabile situazione.
Assunta da pochi giorni da un grosso call center operante a Lecce,con un contratto che definire precario sarebbe perlomeno eufemistico(3 settimane di durata,rinnovabile eventualmente),dopo un corso impegnativo NON retribuito,ovviamente(ma che per effettuarlo loro si che i contributi Ue e dello Stato magari li prendono)con turni di lavoro assurdi almeno per coloro,e son tanti,che vengono dalla provincia.Oggi,ad esempio,era previsto un orario dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18,mentre per domani previsto turno dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20,con 4 lunghe ore da trascorrere all'aperto,magari sotto il sole cocente oppure in inverno
all' intemperie,il tutto per poche centinaia di euro al mese,privi di qualsiasi diritto soggetti all'arbitrio piu' assoluto,come appunto si e' verificato oggi.Iniziato il turno alle ore 8,dopo un'ora sono stati messi in liberta',con la motivazione che arrivavano poche telefonate ma con l'avvertenza che permaneva l'obbigo di attendere alle 12 la decisione della direzione(sic!)in merito all'ordine di rientrare in turno....Non so quanto a Voi,cari Lettori e cara redazione,possa tutto cio' apparire normale.Lo smantellamento sistematico dello Stato sociale per meglio dire di quel poco che ne rimane va di pari passo con una legislazione schizoide e criminale,frutto della connivenza e della colpevole acquiescenza dei sindacati schienati sulle posizioni del governo Renzi,mai votato da nessuno ma fortemente voluto da poteri innominabili capeggiati da un emerito(so io che cosa)che risponde al nome di Napolitano Giorgio.E pretendono di essere di sinistra,il danno oltre alla grande beffa.Sarebbe finalmente ora di far entrare nel cervelletto di codesti figuri che la competitivita',il progressso,il libero mercato e la loro tanto amata globalizzazione non possono e non debbono fagocitare i diritti elementari dei lavoratori,precarizzando agli estremi la loro posizione nelle aziende,che i giovani,specialmente loro non possono e non debbono essere i nuovi schiavi del sistema che permette alle multinazionali utili sempre piu' ingenti,mentre con la complicita' di governi indegni e sindacati collusi rubano loro il futuro,la speranza e la dignita'.Basta!!!!!!
Antonio Ancora