Matteo, che gran confusione fra “emigranti” e “migranti”
Per la partecipazione alla manifestazione inaugurale dei giochi olimpici del Brasile, il buon Matteo si è cimentato in un ricordo dei nostri "emigrati" all'inizio del secolo scorso verso le Americhe morti alla ricerca di un futuro migliore. Il confronto dei nostri genitori o dei nostri nonni morti come molti "migranti" che oggi si avventurano sulle varie rotte, che dall'Africa portano stranamente solo in Italia, personalmente credo che non regga.
Matteo, ti vorrei ricordare che i nostri nonni emigrarono verso le Americhe nel secolo scorso, generalmente, con in mano il proprio passaporto ed il regolare visto di ingresso, oltre, in alcuni casi ad una promessa di lavoro.
Alcuni fecero fortuna, altri diventarono criminali, qualcuno perse la vita nel lungo peregrinare fra dei lavori umilianti o addirittura per raggiungere l'agognata meta.
Oggi quelli che vengono confrontati, con grave errore, ai nostri emigranti, vengono definiti "migranti" ed includono sia i perseguitati politici, sia i rifugiati da guerre in corso nei paesi di origine, sia quegli emigranti che, con un esodo biblico, tentano fortuna cercando lavori massacranti e umilianti che nessun Italiano vuole più fare o raggiungere altri loro connazionali o parenti in Europa. Tutti rigorosamente senza alcun documento di identità o visto di ingresso e pronti, quasi tutti, a far perdere rapidamente le loro tracce.
La percentuale di questi ultimi sul totale dei Migranti rappresenta un buon 90%, spariscono quasi subito dai centri di raccolta, ma nel business totale figurano quasi sempre presenti fino a propria contraria.
Non rimpatriamo quasi nessuno, solo qualche terrorista accertato.
Questa attuale situazione non ci permette di accogliere degnamente i rifugiati politici e da guerre in corso mettendo a dura prova anche la decantata misericordia Europea che alza barriere per la nostra incapacità a controllare questo flusso migratorio.
Francia, Austria, Ungheria, Germania bloccano le frontiere o regolamentano meglio gli ingressi, e BrExit non è per caso una logica conseguenza della nostra incapacità nel controllo delle nostre frontiere?
Sono gravi le ultime constatazioni dei media sulla percentuale dei migranti fra uomini, donne, bambini e bambini non accompagnati che spariscono quasi subito nel nulla.
Luigi