"Minori stranieri non accompagnati. Comunità educative abbandonate da istituzioni"
Ho deciso di scrivere per far sentire la voce di chi come noi lavora in prima base con i minori stranieri non accompagnati, di cui oggi molto spesso si parla che realmente approdano sulle nostre meravigliose coste salentine da Otranto a Leuca.
Mi presento brevemente, sono il Coordinatore di una comunità educativa per minori situata, esattamente nel Salento.
Comunità che ad oggi accoglie 12 minori stranieri non accompagnati e che si trova a causa di crediti vantati nei confronti della P.A e non ancora evasi in una situazione di disagio e che sfortunatamente non è la sola ma è la prima che ha deciso di rompere il muro del silenzio quando d'improvviso mi è stato riferito che sono scelte politiche e non diritti essere retribuiti per questo meraviglioso lavoro .
E'stato richiesto da più parti, l'apertura di un tavolo tecnico alla presenza di altri colleghi coordinatori, del Presidente ANCI, di un referente del Ministro degli affari Regionali, di un rappresentante del Ministero dell'Interno e di un referente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ci siamo anche costituiti come comitato nazionale , siamo andati a manifestare a Montecitorio per i diritti di questi figli troppo spesso considerati di un Dio Minore.
Noi operatori del sociale siamo chiamati a fronteggiare una situazione che ormai ha assunto la connotazione di emergenza ma che tarda ad essere riconosciuta come tale dal Governo Centrale.
Pare doveroso chiedere per quali finalità sarà impiegato il fondo di 20 ml di Euro, stanziato con l'ultima legge di stabilità a favore dei Minori Stranieri non Accompagnati, considerando che il ministero delle Politiche Sociali intende erogare solo una retta di 20 euro giornaliere per minore a fronte di una spesa media giornaliera di 75 euro necessaria a garantire la copertura di personale qualificato così come richiesto dal art 48 legge regionale dei servizi sociali…… e le spese vive per le necessità dei minori.
Nella realtà dei fatti non ci vengono riconosciute neanche le 20€ che potrebbero darci un flebile respiro.
Sarebbe indispensabile trovare delle soluzioni operative per dare continuità alla vita delle Comunità e rendere il servizio nei confronti di questi minori efficace ed efficiente iniziando a chiarire innanzi tutto agli enti Locali, che puntualmente si sottraggono ai doveri di assistenza nei confronti dei minori stranieri in stato di bisogno, che vengano richiamati in causa tutti gli enti preposti ad erogare le somme necessarie al funzionamento delle strutture educative.
Con vivo rammarico comunico che noi operatori non veniamo retribuiti con regolarità mensile da 11 lunghi mesi a causa delle gravi inadempienze degli enti locali (Comuni) che, non corrispondendo le relative spettanze alle comunità, causano molto spesso la chiusura delle stesse. La mia comunità, infatti, cosi come molte altre presenti sul territorio Nazionale è in arretrato con i pagamenti al personale di circa 11 mensilità.
I nostri minori sono una immensa risorsa sociale, come tali vanno curati, tutelati e garantiti loro tutti i diritti riconosciuti e sanciti dalla Convenzione di New York sui diritti del Fanciullo ratificata dal nostro Stato con Legge 176/1991 .
Ritengo che sia arrivato il momento che tali problematiche non possano essere ignorare.
Questa drammatica situazione divenuta oramai insostenibile vede protagonisti noi e i minori abbandonati da tutti.
Un componente del Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza MSNA.
Dott.ssa Barbara Ferrari