Primi interventi di emergenza per oliveti con disseccamenti
Via Taranto · Lecce
Potatura
Sfoltire la chioma (arieggiare) e tagliare tutti i rami secchi della pianta, tempestivamente disinfettare tutte le ferite da taglio con solfato rame e calce.
Dosi per 10 litri di acqua: diluire 3 kg di grassello di calce + 1 kg di solfato di rame in 10 litri di acqua e con pennello disinfettare le ferite da taglio.
Importante ! Disinfettare gli attrezzi di lavoro (LAME).
Spruzzare candeggina o solfato di rame all'1%
1° Intervento di irrorazione:
Disinfettare tutta la pianta, con poltiglia bordolese auto-prodotta.
Dosi per 100 LT di acqua: kg 1 di solfato di rame e 1 kg di grassello calce (No calce in polvere). Irrorare tutta la pianta, chioma e tronchi. Per le piante colpite, ripetere l'intervento di irrorazione dopo 15-20 giorni.
2° Intervento disinfettare e nutrire i tronchi:
Successivamente disinfettare i soli tronchi fin dove è possibile con la soluzione solfato di ferro e grassello di calce. Questa pratica deve essere praticata una sola volta l'anno preferibilmente in periodo primaverile. Dosi per 100 LT di acqua: 2-3 kg di solfato di Ferro e 2-3 kg di grassello calce.
3° Disinfettare il terreno sottostante la chioma della pianta con zolfo e calce in polvere. Dosi: 2/3 di zolfo + 1/3 di calce in polvere (2 sacchi di zolfo +1 sacco di calce in polvere). Miscelare i due minerali e spolverare sotto la chioma della pianta, successivamente interrare con leggero coltivo.
Cura dell'olivo:
Dicembre-Febbraio
- Drastiche potature di tutte le parti secche della pianta con immediata protezione delle sezioni di taglio con prodotti a base di rame in pasta spalmabile, cere o mastici per innesti; eliminazione dei succhioni ad eccezione di quelli che dovranno sostituire alcune parti essenziali della pianta; sfoltimento dei rami per arieggiare bene la chioma; eliminazione dei polloni. La forma della chioma e quindi la potatura dovrebbe portare all'allevamento a vaso policonico.
- I residui verdi della potatura possono essere trinciati e interrati o lasciati seccare e poi bruciati.
- Effettuare la slupatura e successiva protezione delle ferite con gli stessi prodotti utilizzati per proteggere i tagli delle potature, successivamente disinfettare tutta la pianta, tronchi compresi, con poltiglia bordolese alle dosi sopra indicate.
Marzo
- seminare il favino, lupino, o altre graminace che sarà successivamente trinciato e sovesciato
-In sintesi sovesci hanno i seguenti benefici sul terreno:
Aumentano la sostanza organica e di conseguenza migliorano la fertilità;
rallentano i fenomeni erosivi mediante la copertura del suolo (cover crop);
migliorano la struttura;
riducono le infestanti (malerbe);
hanno proprietà biocide nei confronti di funghi e parassiti (ad esempio
disinfestazione del suolo dai nematodi, dannosi per gli orti e le serre);
limitano la perdita per dilavamento dei nitrati non utilizzati dalla coltura precedente.
Per informazioni tecniche sui sovesci:
Aprile
-Sistemare le trappole a confusione sessuale (quelle a laccetto) per il rodilegno giallo.
- In presenza di cocciniglie o cotonello fare un trattamento con olio bianco (prima o dopo la fioritura, no durante).
Maggio
-Trattamento con poltiglia bordolese (prima o dopo la fioritura, no durante).
Estate
-Tagliare l'erba e lasciarla in loco per ottenere l'effetto pacciamante.
-Trattamento con poltiglia bordolese.
-Erpicatura del terreno.
Settembre
-Erpicatura del terreno anche sotto la pianta per consentire l'arieggiamento del terreno compatto.
-Per bloccare la risalita dell'oziorrinco o punteruolo, spolverare zolfo in polvere misto a calce in polvere intorno alla base del tronco.
-Disinfezione del tronco, dei rami e dell'intera chioma con poltiglia bordolese.
-Semina di Brassica juncea (senape bruna o altra varietà locale) che ha un duplice scopo: eliminare i metalli pesanti presenti nel terreno; il suo sovescio ha un effetto biofumigante su funghi, batteri, nematodi e insetti patogeni, riportando un equilibrio microbiologico caratteristico di quei terreni.
Ottobre
-Trattamento di tutta la pianta con soluzione liquida zolfo-calce-cenere o con zolfo bagnabile MAI insieme alla poltiglia bordolese.
Altra buona prassi, zolfo e la calce in polvere per disinfettare il terreno sottostante alla chioma.Dosi: un sacchetto di zolfo da 25 Kg e 4-5 kg di calce in polvere
Miscelare le due polveri e spolverare sul terreno e alla base dei tronchi.
Metodi usati da centinaia di anni. Lo zolfo è un minerale che da sempre è stato usato per contrastare molte malattie fungine tra cui l'oidio della vite e delle cucurbitacee e alcuni insetti dell'olivo, come il punteruolo, oziorrinco e altri coleotteri. Per millenni la calce è stata usata come disinfettante naturale, impiegata ovunque. In agricoltura naturale lo zolfo e calce vengono usati per contrastare la mosca dell'olivo.
https://spazipopolari.blogspot.it/2014/08/cura-dellolivo.html?spref=fb
Sfoltire la chioma (arieggiare) e tagliare tutti i rami secchi della pianta, tempestivamente disinfettare tutte le ferite da taglio con solfato rame e calce.
Dosi per 10 litri di acqua: diluire 3 kg di grassello di calce + 1 kg di solfato di rame in 10 litri di acqua e con pennello disinfettare le ferite da taglio.
Importante ! Disinfettare gli attrezzi di lavoro (LAME).
Spruzzare candeggina o solfato di rame all'1%
1° Intervento di irrorazione:
Disinfettare tutta la pianta, con poltiglia bordolese auto-prodotta.
Dosi per 100 LT di acqua: kg 1 di solfato di rame e 1 kg di grassello calce (No calce in polvere). Irrorare tutta la pianta, chioma e tronchi. Per le piante colpite, ripetere l'intervento di irrorazione dopo 15-20 giorni.
2° Intervento disinfettare e nutrire i tronchi:
Successivamente disinfettare i soli tronchi fin dove è possibile con la soluzione solfato di ferro e grassello di calce. Questa pratica deve essere praticata una sola volta l'anno preferibilmente in periodo primaverile. Dosi per 100 LT di acqua: 2-3 kg di solfato di Ferro e 2-3 kg di grassello calce.
3° Disinfettare il terreno sottostante la chioma della pianta con zolfo e calce in polvere. Dosi: 2/3 di zolfo + 1/3 di calce in polvere (2 sacchi di zolfo +1 sacco di calce in polvere). Miscelare i due minerali e spolverare sotto la chioma della pianta, successivamente interrare con leggero coltivo.
Cura dell'olivo:
Dicembre-Febbraio
- Drastiche potature di tutte le parti secche della pianta con immediata protezione delle sezioni di taglio con prodotti a base di rame in pasta spalmabile, cere o mastici per innesti; eliminazione dei succhioni ad eccezione di quelli che dovranno sostituire alcune parti essenziali della pianta; sfoltimento dei rami per arieggiare bene la chioma; eliminazione dei polloni. La forma della chioma e quindi la potatura dovrebbe portare all'allevamento a vaso policonico.
- I residui verdi della potatura possono essere trinciati e interrati o lasciati seccare e poi bruciati.
- Effettuare la slupatura e successiva protezione delle ferite con gli stessi prodotti utilizzati per proteggere i tagli delle potature, successivamente disinfettare tutta la pianta, tronchi compresi, con poltiglia bordolese alle dosi sopra indicate.
Marzo
- seminare il favino, lupino, o altre graminace che sarà successivamente trinciato e sovesciato
-In sintesi sovesci hanno i seguenti benefici sul terreno:
Aumentano la sostanza organica e di conseguenza migliorano la fertilità;
rallentano i fenomeni erosivi mediante la copertura del suolo (cover crop);
migliorano la struttura;
riducono le infestanti (malerbe);
hanno proprietà biocide nei confronti di funghi e parassiti (ad esempio
disinfestazione del suolo dai nematodi, dannosi per gli orti e le serre);
limitano la perdita per dilavamento dei nitrati non utilizzati dalla coltura precedente.
Per informazioni tecniche sui sovesci:
Aprile
-Sistemare le trappole a confusione sessuale (quelle a laccetto) per il rodilegno giallo.
- In presenza di cocciniglie o cotonello fare un trattamento con olio bianco (prima o dopo la fioritura, no durante).
Maggio
-Trattamento con poltiglia bordolese (prima o dopo la fioritura, no durante).
Estate
-Tagliare l'erba e lasciarla in loco per ottenere l'effetto pacciamante.
-Trattamento con poltiglia bordolese.
-Erpicatura del terreno.
Settembre
-Erpicatura del terreno anche sotto la pianta per consentire l'arieggiamento del terreno compatto.
-Per bloccare la risalita dell'oziorrinco o punteruolo, spolverare zolfo in polvere misto a calce in polvere intorno alla base del tronco.
-Disinfezione del tronco, dei rami e dell'intera chioma con poltiglia bordolese.
-Semina di Brassica juncea (senape bruna o altra varietà locale) che ha un duplice scopo: eliminare i metalli pesanti presenti nel terreno; il suo sovescio ha un effetto biofumigante su funghi, batteri, nematodi e insetti patogeni, riportando un equilibrio microbiologico caratteristico di quei terreni.
Ottobre
-Trattamento di tutta la pianta con soluzione liquida zolfo-calce-cenere o con zolfo bagnabile MAI insieme alla poltiglia bordolese.
Altra buona prassi, zolfo e la calce in polvere per disinfettare il terreno sottostante alla chioma.Dosi: un sacchetto di zolfo da 25 Kg e 4-5 kg di calce in polvere
Miscelare le due polveri e spolverare sul terreno e alla base dei tronchi.
Metodi usati da centinaia di anni. Lo zolfo è un minerale che da sempre è stato usato per contrastare molte malattie fungine tra cui l'oidio della vite e delle cucurbitacee e alcuni insetti dell'olivo, come il punteruolo, oziorrinco e altri coleotteri. Per millenni la calce è stata usata come disinfettante naturale, impiegata ovunque. In agricoltura naturale lo zolfo e calce vengono usati per contrastare la mosca dell'olivo.
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