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Giovedì, 25 Aprile 2024
Capitale europea della cultura 2019

Ringraziamenti e toni da fair play, per una volta gli schieramenti non si dividono

Sincero apprezzamento per il lavoro svolto dallo staff di Lecce 2019. Il mondo politico locale è concorde nel riconoscere lo sforzo fatto negli ultimi due anni. Unanime l'invito a non disperdere i valori acquisiti nel percorso di candidatura

LECCE – La vittoria di Matera è stata commentata con molto fair play da parte dei rappresentanti istituzionali. Centrodestra e centrosinistra d’accordo nel lodare gli sforzi del sindaco e dello staff di Lecce 2019 e anche nel tributare alla città vincitrice della rincorsa durata due anni i dovuti “onori”.

Roberto Marti, deputato di Forza Italia: “Ho vissuto accanto al sindaco Paolo Perrone il momento della proclamazione della città vincitrice del titolo di Capitale europea della Cultura 2019. La sconfitta di Lecce mi ha amareggiato, deluso. Ci speravamo tutti, fino all'ultimo, consapevoli del lavoro svolto e dei risultati raccolti. Il senso di questa giornata deve essere proprio questo: abbiamo perso un titolo, ma non i frutti di una esperienza meravigliosa, senza precedenti. L'aggregazione, la partecipazione, la condivisione e l'affettività che si sono create intorno a Lecce 2019 devono servirci per comprendere che è questa la strada da seguire per la crescita culturale della nostra città. Una città che amiamo profondamente e per il cui sviluppo ognuno di noi deve continuare a dare il suo contributo”.

Adriana Poli Bortone, senatrice ed ex sindaco di Lecce: “Lecce avrebbe meritato questo riconoscimento perché ha visto, nel corso  degli anni, crescere l’attenzione verso il turismo di qualità. Deve aver inciso la carenza di servizi, o forse si sarebbe dovuto insistere sull’identità dei luoghi e valorizzare le risorse umane locali. Comunque sia è stato un passo importantissimo che va valorizzato per il futuro, soprattutto attraverso la Fondazione di partecipazione della quale si iniziò a parlare intorno al 2004 e che oggi finalmente è stata realizzata”.

Erio Congedo, consigliere regionale: “Peccato per Lecce, per il Salento e per la Puglia - evidenzia - perché all’idea e alla prospettiva di Capitale della Cultura ci eravamo davvero affezionati. E’ mancato solo l’ultimo fondamentale tassello di un mosaico bellissimo. L’auspicio di queste ore è quello di non voltare pagina e di non far prevalere la pur comprensibile amarezza. Perché c’è un’eredità, un patrimonio di progetti e di idee da valorizzare e c’è, soprattutto, l’idea fondamentale di una comunità unita su un progetto culturale”.

Nichi Vendola, presidente della Regione: “Tutta la Puglia dovrebbe studiare le carte, i progetti e l’esperienza che è stata costruita nella città del barocco, nel territorio degli ulivi secolari, della pizzica. Un’esperienza in cui si è mescolata la tradizione con l’evoluzione più evoluta e in cui si è capito come l’investimento in cultura possa implementare la qualità della vita e la coscienza della bellezza, la coscienza storica ed estetica.  Questa esperienza è servita anche ai territori, aprendo una finestra sul mondo, ad imparare a cooperare, a competere e a diventare protagonista. Ecco Lecce ci ha insegnato molte cose e la Puglia è orgogliosa di Lecce, è orgogliosa del suo Salento e del lavoro che è stato fatto che noi non disperderemo”.

Carlo Salvemini, capogruppo Lecce Bene Comune: “C’è la possibilità di realizzare tante, non tutte, delle utopie indicate con convinte politiche pubbliche: possiamo investire in partecipazione, accessibilità, sostenibilità, trasparenza, opportunità senza essere capitale. Mancheranno risorse finanziarie:  dobbiamo preservare idee, passione, entusiasmo, energia, voglia di spendersi per la città. Nel 2019 Matera sarà Capitale della cultura. Noi possiamo diventarlo a prescindere dalla designazione odierna. Dobbiamo crederci, dobbiamo volerlo. Ad Airan Berg e a tutto il suo staff, al sindaco Perrone e a tutti le istituzioni coinvolte, ai volontari di Lecce e Brindisi i complimenti per il lavoro svolto. Arrivare fini qui non era scontato”.

Dario Stefano, senatore di Sinistra Ecologia  e Libertà: “La Puglia ha l’amaro in bocca per il verdetto di questo pomeriggio, mitigato soltanto dalla vittoria dei nostri cugini di Matera. La mancata proclamazione però non spenga gli entusiasmi ma divenga opportunità per qualificare ancora di più l’approccio alle politiche culturali. La strada tracciata in questi mesi e l’impegno profuso per la costruzione di un’esperienza straordinaria e unica vanno ora proseguiti con grande motivazione. Un ringraziamento di cuore a tutti coloro che si sono spesi con grande entusiasmo e impegno”.

Loredana Capone, assessore regionale alle Attività produttive: “Matera è Capitale Europea della Cultura. Auguri a tutti gli amici lucani. Inutile, però, negare, in questo momento, il magone per la sconfitta della nostra città. Abbiamo perso una chance ma abbiamo perso, soprattutto, l’opportunità di presentarci all’Europa con la semplicità straordinaria di chi fa dell’accoglienza il suo più grande valore culturale. Al sindaco e all'amministrazione comunale faccio appello perché si continui a investire ancora sulle politiche culturali, promotrici di crescita economica e sociale.  Ora, però, occorre un grande bagno di umiltà”.

Salvatore Capone, deputato del Pd: “Ritengo importante l’invito da parte della Commissione giudicatrice e del ministro Franceschini a proseguire, per le altre cinque città finaliste, e al di là del risultato odierno, sul percorso avviato anche alla luce della scelta del Governo e del Parlamento di puntare come Sistema Paese, ogni anno, su una Città Capitale Italiana della cultura, proprio a partire dall’immensa mole di lavoro già prodotto. Complimenti a Matera nella certezza che in ogni caso sarà un’occasione rilevante per l’intero Mezzogiorno e con l’augurio che la proposta vincente possa arricchirsi della relazione con le altre città giunte finaliste”.

Fabrizio Marra, segretario cittadino del Pd: “Bisogna dare atto allo staff tecnico guidato dal direttore Airan Berg di aver dato vita ad un progetto qualificato e competitivo, puntando sulle eccellenze della nostra città, sulla sua storia e la nostra idea di futuro. Il Partito Democratico di Lecce ha sempre creduto in questa sfida, dando con spirito costruttivo il proprio contributo di idee e contenuti. Auguri alla città di Matera per questa nuova avventura”.

Antonio Torricelli, vice presidente del consiglio comunale (Pd): “Peccato, certo il momento è triste, qualcosa non ha funzionato ma c’è tempo per le riflessioni, Sento però forte il dovere e la lealtà politica, ma anche il sentire umano e solidale, di ringraziare con sincero apprezzamento Paolo Perrone per l’intuizione, la convinzione e l’impegno profuso, ma anche tutti coloro che hanno creduto e collaborato, in particolare il direttore Raffaele Parlangeli, la cui sensibilità e professionalità ho avuto modo di apprezzare anche in questa impegnativa circostanza. Andiamo avanti con il progetto, magari dimensionandolo ad una rinnovata aspettativa di crescita, sviluppo, coinvolgimento e fiducia per il futuro della nostra Città e le speranze soprattutto delle giovani generazioni che la governeranno”

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