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Giovedì, 25 Aprile 2024
La Foto del Giorno

I cronisti leccesi dicono no alla "legge bavaglio"

Mai più appropriata, oggi, la "Foto del giorno", con i colleghi giornalisti delle testate locali che si fanno fotografare in gruppo appiccicandosi sulle labbra un post-it

Mai più appropriata, oggi, la "Foto del giorno", con i colleghi giornalisti delle testate locali che, dopo avere cenato insieme in un ristorante a Lecce, si fanno fotografare in gruppo appiccicandosi sulle labbra un post-it. Un modo simbolico per dire no alla "legge bavaglio", che limiterebbe a noi cronisti di potere svolgere in piena libertà il nostro lavoro e quindi di informare voi lettori.

Ecco cosa prevede la proposta di legge:

"E' vietata la pubblicazione, anche parziale o per riassunto, degli atti di indagine contenuti nel fascicolo del pubblico ministero o delle investigazioni difensive, anche se non più coperti dal segreto, fino alla conclusione delle indagini preliminari ovvero fino al termine dell'udienza preliminare" vi ricordo che gli atti non sono più segreti dal momento in cui diventano conoscibili dall'indagato o dal difensore.

"E' vietata la pubblicazione, anche parziale,per riassunto o nel contenuto, della documentazione, degli atti relativi a conversazioni, anche telefoniche, o a flussi di comunicazioni informatiche o telematiche ovvero ai dati riguardanti il traffico telefonico o telematico,anche se non più coperti da segreto, fino alla conclusione delle indagini preliminari ovvero fino alla conclusione dell'udienza preliminare".

"E' vietata la pubblicazione, anche parziale, per riassunto o nel contenuto, delle richieste e delle ordinanze emesse in materie di misure cautelari. Di tali atti e tuttavia consentita la pubblicazione nel contenuto dopo che la persona sottoposta ad indagini ovvero il suo difensore abbiano avuto conoscenza dell'ordinanza in materia di misure cautelari" cioè si può ancora dire che uno è sottoposto a misure cautelari, ma le intercettazioni restano segrete fino alla fine dell'udienza preliminare".

"Se si procede al dibattimento, non è consentita la pubblicazione, anche parziale, degli atti del fascicolo del pubblico ministero, se non dopo la pronuncia della sentenza in grado di appello è sempre consentita la pubblicazione degli atti utilizzati per le contestazione o dei quali sia stata data lettura in pubblica udienza".

Gli atti non coperti da segreto che non siano contenuti nei commi precedenti possono essere pubblicati.

Quindi, le intercettazioni di qualunque tipo restano segrete fino alla fine delle indagini o dell'udienza preliminare, i fascicoli del pm fino alla fine del processo di appello. Si può ancora dire che qualcuno è indagato o è stato arrestato ma non si possono riprodurre le parti che riguardano intercettazioni. Le notizie sono vere o non sono segrete, ma non si possono pubblicare.

Le intercettazioni che,anche se magari potrebbero essere interessanti per il pubblico, non vengono acquisite agli atti del processo perché penalmente irrilevanti,sono sempre coperte da segreto, ugualmente tutti i documenti contenenti dati acquisiti illecitamente sono sempre coperti da segreto. Se vengono acquisiti nel processo,sono anch'essi coperti dal segreto fino alla fine delle indagini preliminari.

Veniamo ora alle sanzioni:

"Chiunque rivela indebitamente notizie inerenti ad atti del procedimento penale coperti da segreto (cioè tutti i casi che abbiamo visto prima) dei quali è venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio o servizio svolti in un procedimento penale, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza,è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni."

"Salvo che il fatto costituisca più grave reato,chiunque rivela,mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto di documenti redatti attraverso la raccolta illecita di informazioni èpunito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni." La multa per i giornalisti che pubblicano gli atti coperti da segreto passa da "51 a 258 euro" a "da 10.000 a 100.000 euro" e si prevede una detenzione fino a 30 giorni.

***

LeccePrima intende regalare questa rubrica ai suoi lettori. Si chiama "La foto del giorno" e scopo dell'iniziativa è pubblicare sul nostro giornale gli scatti che vorrete inviarci con una semplice e-mail all'indirizzo redazione@lecceprima.it

Vi invitiamo pertanto a dare sfogo al vostro estro fotografico e a firmare per LeccePrima la "Foto del giorno". Ma sono gradite anche due righe di commento, se siete d'accordo: dove è stata scattata la fotografia, per esempio, quando e perché. E allora, armatevi di obiettivo, fateci vedere di cosa siete capaci e occhio allo scatto!

P.S.: Nel momento in cui invierete le foto sarà sempre la redazione di LeccePrima a decidere se pubblicarla, oppure no. Inoltre la e-mail che ci invierete varrà come autorizzazione per la pubblicazione della vostra fotografia.

N.B: LE FOTO CHE CI STATE INVIANDO SONO TANTISSIME. VI RINGRAZIAMO TUTTI E VI CHIEDIAMO DI PAZIENTARE, SE NON LE VEDETE PUBBLICATE SUBITO. PRIMA O POI SARANNO ON-LINE.

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