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Casalabate: “Si ripara il danno recente, ma si tralascia quello vecchio”

Un tratto di banchina crollato a Casalabate da due anni, ma nonostante le segnalazioni, senza interventi e soluzioni. Un lettore racconta nel dettaglio la lunga vicenda. Con riferimenti anche ad altre situazioni “aperte”

SQUINZANO – Un tratto di banchina crollato a Casalabate da due anni, ma nonostante le segnalazioni, senza interventi e soluzioni. Scrive Cesare De Carlo, un lettore che racconta nel dettaglio la lunga vicenda. Con riferimenti anche ad altre situazioni “aperte”.

“Considerato che la stagione estiva è alle porte, mi preme, come cittadino, segnalare alla vostra attenzione alcuni dei tanti problemi che attanagliano la marina di Casalabate. Proprio in questi giorni, dopo due anni, sono iniziati i lavori per la realizzazione, in Piazza Lecce, di un rondò e per riparare i gravi danni provocati dalle mareggiate invernali sul lungomare. Anche se in ritardo è tutto bene quel che finisce bene.

Alla fine del lungomare, però, subito dopo la Torre Specchiolla, da ben due anni (!) è franato, sulla spiaggia sottostante, un tratto di banchina con il guard-rail. Nonostante le numerose segnalazioni di chi scrive, chi di competenza ha pensato bene di recintare il tratto incriminato con delle transenne metalliche che occupando, ovviamente, parte della sede stradale hanno costituito e costituiscono un grande pericolo per tutti i mezzi che vi transitano, specie di sera. Non essendo stato effettuato nessun intervento per la messa in sicurezza del tratto di strada, la conseguenza è stata che le continue mareggiare invernali, non hanno fatto altro che continuare a scavare la sede stradale trascinando verso il basso: banchina, guard-rail e parte della rete di recinzione.

Possibile che mai nessuno si sia accorto di questo evidente pericolo? Possibile che stiamo per iniziare una nuova stagione turistica e che a questa assurda situazione non si riesce a porre definitivamente rimedio? Si aspetta proprio che succeda qualcosa di grave? Inoltre, da qualche settimana a questa parte, credo l'Aqp, ha effettuato, tra l'altro, uno scavo sulla Casalabate-Torre Rinalda per una conduttura dell'acqua. Tutti speravano che, a fine lavori, la ditta avrebbe ripristinato l'asfalto  sulla sede stradale interessata allo scavo.

Niente di tutto questo. È stato bitumato solo un piccolissimo tratto e poi niente piùFoto0633-2. Anche in questo caso la conseguenza è che si è ristretto un chilometrico tratto di sede stradale costringendo gli automobilisti a districarsi pericolosamente per evitare guai maggiori. Possibile che nessuno intervenga? Possibile che chi ha commissionato i lavori non abbia concertato con la ditta che, la sede  stradale interessata allo scavo, andava ri-asfaltata immediatamente? E  se il contratto lo prevedeva, come mai il committente non ha verificato che i lavori fossero stati completati? Ultima annotazione riguarda la Torre di avvistamento (simbolo di Casalabate ed ex sede della G.d.F.) che continua a sbriciolarsi senza che nessuno si preoccupi neppure dei danni a persone e cose che un probabile crollo potrebbe provocare.

Circa un anno fa, a ridosso della fatiscente costruzione, è stata innalzata una impalcatura e tutti hanno sperato che finalmente sarebbero cominciati i lavori di restauro. Troppo bello per essere vero. E non si capisce, allora,  per quale motivo è stata creata questa impalcatura se tutto, poi, doveva restare com’era! Dimenticavo quasi di segnalare, anche, che bastano quattro gocce perché, parte della sede stradale, su cui si svolge il mercato domenicale ortofrutticolo, si allaghi (vedi foto) e diventi impraticabile per operatori e utenti.

Cordiali saluti.

Cesare De Carlo

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