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Giovedì, 18 Aprile 2024
Moi te nde ticu quattru Salice Salentino

Il nero e il bianco. "Quale sarà il nostro futuro?"

Da un lato la ciminiera di Cerano, dall'altro le pale eoliche di Surbo. "Yin" e "Yang", dicono i cinesi. Nero e bianco, male e bene. La riflessione di un nostro lettore nasce osservando il paesaggio

Da un lato la ciminiera di Cerano, dall'altro le pale eoliche di Surbo. "Yin" e "Yang", dicono i cinesi. Nero e bianco, male e bene. La riflessione di un nostro lettore nasce osservando il paesaggio

di Andrea Tondo

Quando soffia, gelida, la tramontana, c'è una cosa che mi riscalda il cuore: vedere il cielo limpido e terso. Ecco allora che non perdo occasione per cercare i posti un po' più sopraelevati per godere dello splendido panorama e per lasciar sfogo alla vista che finalmente ha la possibilità di guardare lontano. Qualche tempo fa, ho scelto un posto vicino casa, che non ha niente a che vedere con i suggestivi paesaggi offerti dal nostro mare, ma che mi ha colpito. Mi sono venuti subito in mente lo "Yin" e lo "Yang" cinesi, il nero ed il bianco, il male ed il bene, ciò che è dato per certo che ci sta ammazzando e ciò che forse ci salverà.

Mi sono fermato sul cavalcavia che c'è in territorio di Salice Salentino e questo è quello che ho potuto vedere: a sinistra fa bella mostra di sé il maestoso e temuto camino della centrale di Cerano, mentre sulla destra ho potuto vedere nitidamente, anche ad occhio nudo, le alte torri che sorreggono le pale eoliche in territorio di Surbo. Da un lato il nero del carbone, dall'altro la purezza dell'aria e l'utilità della forza del vento. Ecco, ad un tratto, mi sono ritrovato al centro dello "Yin" e dello "Yang", e la distanza di tantissimi chilometri è stata, come per incanto, annullata.

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