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Sabato, 20 Aprile 2024
Moi te nde ticu quattru Diso

"IL NOSTRO ambiente E' MIRABILE, NOI LO OLTRaggiamo"

Un divano abbandonato in mezzo alle campagne, proprio sotto il cartello che invita a non gettare immondizie nelle campagne. Metafora del rapporto non sempre ideale fra uomo e natura


di Rocco Boccadamo

E' in ogni tempo bello, e anche un po' magico, percorrere il suggestivo tracciato della provinciale che, dall'abitato di Marittima, conduce alla litoranea Castro - Tricase, sfociando, precisamente, all'altezza dell'incantevole insenatura "Acquaviva". Lo è in modo particolare, durante la stagione primaverile.

Lungo la direttrice in questione, allorquando si giunge alle pendici della caratteristica collina denominata "Acquareddre" (piccole acque), ecco aggiungersi un'ulteriore perla naturale di amenità e splendore paesaggistico, sottoforma di un breve percorso, sagomato a mezza luna, che costeggia le zone agricole dette "Scarpe" e "Pustizze".

Proprio all'imbocco di tale ultima stradina, quasi di fronte ad un trullo adibito, d'estate, a bed and breakfast, trovasi collocato un cartello comunale con il saggio e giusto monito "Non scaricare in campagna i tuoi rifiuti".

Sennonché, quasi in dispregio a detta prescrizione, a pochi metri di distanza dal cartello, tra i prati verdeggianti con punteggiature di margherite e papaveri, giace l'ignobile carcassa di un divano, evidentemente lì abbandonata, anzi premeditatamente buttata, da qualche insigne "cittadino.

Ovviamente, nella circostanza, nessuna colpa e/o rilievo si deve rivolgere ai competenti pubblici amministratori. A loro, però, s'indirizza l'invito ad effettuare sollecitamente una ricognizione nella zona e, soprattutto, a far rimuovere l'obbrobrioso e disgustoso relitto, autentico pugno sul petto generoso di madre natura.

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