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Venerdì, 19 Aprile 2024
Moi te nde ticu quattru Scorrano

La "Quercia delle Cento Pecore", patriarca in ginocchio

"Non posso capire come mai a distanza di oltre un mese e mezzo il grande albero sradicato dal forte vento non sia stato recuperato, ma lo si stia lasciando lentamente morire"


di Giancarlo Costa Cesari *

In qualità di presidente dell'associazione "Biblioteca di Sarajevo" di Maglie, intendo sottoporvi il seguente quesito: perché la Regione Puglia e la Provincia di Lecce stanno lasciando morire la plurisecolare "Quercia delle Cento Pecore" di Scorrano, un patriarca verde di 800 anni? Perché non è intervenuto con forza e rapidità il Corpo Forestale dello Stato preposto alla cura e alla salvaguardia dei Patriarchi Verdi d'Italia?

Ho letto in internet dello spiacevole evento e non posso capire come mai a distanza di oltre un mese e mezzo il grande albero sradicato dal forte vento non sia stato recuperato, ma lo si stia lasciando lentamente morire, nonostante la non esosità dell'intervento di ripiantumazione e cura agronomica, e la disponibilità di mezzi tecnici in loco. Ho saputo che la Forestale si limita a vigilare affinché nessuno tagli la Quercia per farne legna da ardere, e intanto la lascia morire sradicata senza prestarle alcuna vera cura, proteggere l'apparato radicale, apportarle acqua e provvedere alla sua rierezione. Quale follia è mai questa? Ho letto di questo spiacevole evento che mi offende e ritengo offenda una nazione intera, in internet, nelle seguenti pagine web:

https://www.argonauti.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=3027
https://ifocus.focus.it/Scheda_media.aspx?idc=243093

Ho allora interpellato il sensibile autore di quelle pagine, Oreste Caroppo, impegnato nella difficile battaglia per cercare di fare rialzare l'albero, e mi ha scritto che ad oggi nulla è stato fatto, contrariamente alle promesse delle autorità locali che ho ascoltato nel servizio giornalistico al seguente link:

https://www.regione.puglia.it/index.php?page=rvideo&opz=display&id=3098

Chiedo allora alle autorità interpellate e ai mezzi di comunicazione, di intervenire al più presto perché l'Italia non perda per sempre uno dei suoi più antichi patriarchi!

* Presidente dell'Associazione "Biblioteca di Sarajevo"

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