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Giovedì, 25 Aprile 2024
Moi te nde ticu quattru Lequile

"Le forze vanno unite… ma anche accolte e sostenute"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del presidente dell'associazione Paladini di Lequile in risposta a quella della Caritas di qualche giorno addietro

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del presidente dell'associazione Paladini di Lequile in risposta a quella della Caritas di qualche giorno addietro (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=10466).

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di Lorenzo Nicolini *

Cari operatori Caritas, Accolgo con gioia l' invito ad unirci a lavorare insieme a tutte le realtà presenti e operanti sul territorio di Lequile, per donare un vero sorriso a chi vive nel buio e nel disagio sociale. Esistono nella società in cui viviamo tanti modi di essere solidali, disponibili e aperti verso il prossimo e senza dubbio la Caritas da anni si muove su questo fronte mettendo in pratica il compito di ogni cristiano. L'associazione Paladini da me rappresentata, vuole essere dunque, uno dei tanti modi per esprimersi nella solidarietà, nel sociale in modo disinteressato, trasparente e nella correttezza più assoluta.

Un' associazione giovane, legalmente riconosciuta che si impegna sul territorio rispettando le finalità e gli scopi previsti dallo statuto. Rendo noto inoltre, che in quanto impegnato nella scuola di catechesi della mia parrocchia, sono a conoscenza del vostro impegno nel sociale e mi congratulo con voi per il fervente attivismo che davvero vi contraddistingue. Credo che essere cristiani significhi donarsi nella carità, con spirito di servizio e tanta umiltà, lavorando in silenzio per essere nel silenzio ricompensati (come dice il vangelo) senza diffondere pubblicamente il curriculum del proprio operato.

L'iniziativa "La Notte della Solidarietà" non nasce direttamente dal sottoscritto (come da voi enunciato) ma per volere dei giovani associati che, con le rispettive famiglie della nostra comunità, hanno sentito la reale esigenza di rendersi utili per una giusta causa. Tale progetto, anche se piccolo, prevedeva necessariamente una visibilità differente e maggiore alle vostre iniziative e non per creare clamore o per uno spirito di competizione, ma, per sensibilizzare tutti, compresi i paesi limitrofi alla solidarietà, al bene comune. Non ho mai annunciato, né scritto che la nostra iniziativa sia la prima in assoluto, per questo cristianamente vi invito a rileggere bene l' articolo del 02/09/2008 nel quale si parla di prima iniziativa in un contesto in cui si discute della nostra associazione e del nostro rione!
Ho solo espresso la mia considerazione sull' associazionismo locale, sull' impegno che deve essere rivolto di più a sostegno degli "ultimi" e degli emarginati, senza però escludere o denigrare l' impegno di altre associazioni operative sul territorio.

Non mi sento, dunque frustrato dal vostro intervento, mirato a puntualizzare affermazioni mai pronunciate. Certamente è ammirabile il vostro impegno sul territorio, ma il fatto che il rione Paladini appartenga alla parrocchia di San Pietro in Lama, non preclude la possibilità alle associazioni legalmente costituite come la nostra, che vivono in questo lembo di terra da tutti dimenticata, di impegnarsi localmente e su confini territoriali più vasti. Auspicavo in un confronto differente, diretto ma soprattutto più cristiano, senza ricorrere a lettere pubbliche che possono dar spazio a false allusioni e fraintendimenti. Siamo pronti al dialogo ma, soprattutto a collaborare con voi, senza competizioni e ruoli di parte, coinvolgendovi in seno alla preparazione della II edizione. l'invito pubblico che personalmente vi porgo è quello di sostenerci e di aiutarci lavorando spinti e motivati dai valori cristiani e dalla fede che ci accomuna.

* Presidente dell'associazione Paladini di Lequile

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