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Giovedì, 28 Marzo 2024
Moi te nde ticu quattru Otranto

"Salviamo il mosaico dall'incuria e dall'inciviltà"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che è stata inviata al sindaco di Otranto Luciano Cariddi e a Monsignor Quintino Gianfreda, rettore del Santuario di Santa Maria dei Martiri

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che è stata inviata al sindaco di Otranto Luciano Cariddi e a Monsignor Quintino Gianfreda, rettore del Santuario di Santa Maria dei Martiri. Oggetto: il mosaico di Otranto, sul cui stato di degrado si è sollevato un animato dibattito, dopo le inchieste pubblicate da LeccePrima.

di Beniamino e Costantino Piemontese *

Un legame denso di storie artistiche e culturali lega lo scrivente ed il suo gemello Costantino alla "Città dei Martiri". La notizia - resa nota dagli articoli-inchiesta di LeccePrima, a firma del giornalista Mauro Bortone di Otranto, ha messo in luce ed evidenziato il grave, preoccupante ed intollerabile stato di degrado del Mosaico di Pantaleone, la suprema "Bibbia per Immagini", così come magistralmente definita dal compianto Monsignor Grazio Gianfreda, appartenente ai tesori incommensurabili conservati entro lo scrigno dell'amatissima Cattedrale di Otranto a cui il beneamato e compianto Mons. Grazio Gianfreda - che lo scrivente ha avuto l'enorme privilegio di conoscere personalmente - ha dedicato la sua intera vita ed i suoi studi.

Tale notizie ha avvilito enormemente tanto chi scrive che il suo gemello Costantino, perché non si può rimanere insensibili al "grido di dolore" che si leva nel nostro cuore in difesa del Patrimonio Idruntino. Il sottoscritto ha partecipato al dibattito suscitato proprio dall'inchiesta di LeccePrima, ed ha commentato gli articoli riportati dal validissimo quotidiano on-line, esprimendo a chiare lettere la propria volontà di non restare indifferente ed inerte rispetto al gran coro di voci che si sono levate da amici e da persone sensibili di Otranto che toccano il cuore degli amanti dell'arte e dei monumenti, in particolare otrantini.

Al dibattito sollevatosi, si sono uniti insieme al carissimo amico Enrico Risolo, che ha manifestato con grande sensibilità il suo pensiero e la sua speranza, anche il gentile e nuovo amico Luciano Esposito di Otranto, e con le loro parole, hanno colpito profondamente i sentimenti e l'intelligenza di chi scrive, e non solo lui. Mi permetto di riportare un brano dei miei interventi a commento dell'articolo pubblicato da LeccePrima.it nei giorni scorsi: "L'articolo del bravo giornalista di LeccePrima rappresenta un allarme molto grave, che va preso seriamente in considerazione dalle autorità competenti e da tutti i cittadini, soprattutto dagli amanti e dai cultori dei Beni Culturali, in particolar modo da noi salentini.

E' necessario che ci siano urgentemente dei sopralluoghi da parte degli esperti della Soprintendenza ai BBAAS, per stabilire quali siano i primi e più necessari interventi di tutela e di manutenzione.

Purtroppo, propendo nel credere che sia possibile che ci siano dei malfattori che si portino via i tasselli mancanti, prelevati in maniera scellerata come "souvenir" del famoso Mosaico di Pantaleone. Otranto, ancora una volta, a distanza di secoli, torna ad essere la "Città dei Martiri".

Ed oggi i nuovi martiri sono gli inestimabili antichissimi "pezzi" dell'Albero della Vita. Sappiamo tutti che il fenomeno della manomissione e della distruzione del patrimonio artistico e culturale nel nostro paese è in grave aumento, ed esiste anche l'usanza di sottrarre e rubare qualsiasi cosa sia possibile asportare. E' una gravissima forma d'inciviltà che non è facile da combattere. Se Otranto piange, per lo stato di degrado e di rovina del suo prezioso Mosaico, nessun altro importante centro turistico e culturale del Salento, ad esempio Gallipoli, si trova in condizioni migliori, come leggiamo ugualmente su LeccePrima, per lo scempio delle antiche mura o lo sciacallaggio sulla sabbia e l'acqua della "Città Bella", messe beffardamente in vendita on-line.

Al fine di contribuire alla tutela del mosaico della cattedrale di Otranto, essendo certo di interpretare un eguale desiderio di mio gemello Costantino, e non potendo solo fisicamente e materialmente dare un contributo immediato di presenza nella gloriosa amatissima "Città dei Martiri", ma volendo dare un segno tangibile di vicinanza e di solidarietà alla "nostra" Otranto ed agli amici otrantini, a nome del mio gemello e mio personale annuncio l'immediata disponibilità di un consistente numero di copie del nostro "Destino - Il libro dei gemelli", esordio letterario pubblicato alcuni mesi fa, la cui copertina riproduce un pannello in Cartapesta policroma (opera della Bottega "I Messapi") dedicato alla famosissima scena di "Rex Arturus"dal Mosaico della Cattedrale di Otranto, per sollecitare una pubblica sottoscrizione di benemeriti cittadini - otrantini e non - che desiderino offrire un proprio simbolico, personale e volontario contributo per sollecitare una iniziativa delle autorità per l'immediata ed urgente salvaguardia dell'Albero della Vita a Otranto e contribuire a finanziare (pur se nei limiti delle proprie possibilità) una raccolta-fondi per tale opera assolutamente indispensabile, necessaria ed urgente.

Viva Otranto!

* Osservatorio Torre di Belloluogo

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