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"Una città fondata sulla promessa elettorale di lavoro"

Il comitato Lecce ai cittadini: "Nel giorno della Festa della Repubblica ricordiamo la Costituzione disattesa dai politici. Che fine faranno i lavoratori di Automati, Iperstanda, Aspica?"


di Gabriele Mariano*

Principi fondamentali

Articolo 1: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

Articolo 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Oggi nella ricorrenza della Festa della Repubblica vogliamo ricordare i primi 3 articoli della nostra Costituzione, a molti sconosciuti e da tantissimi ignorati e raggirati. Signori politici la nostra è una città fondata sulla promessa elettorale di lavoro, a tal proposito vorremmo sapere, visto che nessuno ne parla più, cosa ne è stato dei dipendenti dell' Automat, della Iperstanda o anche queste situazione sono state solo speculazioni elettorali?

Che fine faranno i dipendenti dell'Aspica che sono stati trasferiti a Melendugno? Questo è conseguenza e colpa di chi nella scorsa amministrazione, cedendo ai ricatti dei partiti, ha messo uomini sbagliati e spesso incompetenti in posti chiave della vita della città. Dal 1 aprile 2006 la città è stata sempre più sporca ed oggi veniamo a sapere che vogliono ridurre di oltre 40 unità il personale addetto alla città di Lecce.

Se ciò dovesse avvenire, facendo cadere la città nella sporcizia totale, ci metteremmo a disposizione dei cittadini per adire gratuitamente alla competente autorità giudiziaria per i danni che ci saranno causati nonostante il regolare pagamento della Tarsu, con palese inadempienza dell'amministrazione comunale.
Mentre i soliti noti appariranno nello sfavillare delle luci di Rai 1 dando un'immagine falsa di una città ormai alla fame ed alla disperazione in moltissime famiglie leccesi. Riprendiamoci la nostra dignità.

* Presidente Comitato Indipendente Lecce ai Cittadini

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