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A Cittadella primo atto di un trittico intenso: con il Lecce tanti tifosi al seguito

Sabato giallorossi in campo alle 15: rientra Lucioni, disponibili anche Mancosu e Petriccione. I locali sono reduci da tre sconfitte e vogliono reagire

LECCE – Al termine della rifinitura il Lecce è partito alla volta del Veneto con 24 effettivi: tra i convocati da mister Liverani anche l’ultimo arrivato, lo sloveno Majer, mentre è ancora indisponibile Bovo oltre a Scavone, che ha comunque ricominciato in settimana a lavorare in regime differenziato dopo aver scongiurato l’eventualità di un intervento chirurgico per la lussazione alla spalla.

La trasferta in casa del Cittadella, dove la squadra salentina sarà seguita da circa duemila tifosi, è la prima gara di un trittico che si snoderà per una settimana, mettendo sul cammino del Lecce anche il Verona, martedì sera al Via del Mare, e il Palermo, sabato prossimo alla Favorita. Partite ravvicinate e per giunta ad alta intensità, con grande dispendio di energia. Sulla base di questa aspettativa, ha detto Liverani, ci sarà spazio per avvicendamenti, soprattutto a centrocampo, ma senza dimenticare l’attacco dove Tumminello partirà titolare in almeno un’occasione: “Vede la porta, calcia con cattiveria: è chiaro che è un poco arrugginito per quanto concerne la vivacità, ma tra Venezia e domenica scorsa è aumentato il suo minutaggio. Sa che può esserci utile e sa anche che la concorrenza è agguerrita”.

Con il Cittadella rientrano Lucioni in difesa, Petriccione e Mancosu per il centrocampo, ma anche Arrigoni – autore di un assist e di un gol contro il Livorno nell’ultimo turno – può continuare a dire la sua ed essere utile. Sarà rapido l’inserimento Majer che l’allenatore del Lecce ha visto in questa prima settimana di lavoro in condizioni apprezzabili: “É fisicamente integro, con capacità tattiche, buona capacità di esecuzione, muscolarmente attivo, mi sembra adatto al nostro modo di giocare”.

Di fronte i giallorossi, ha spiegato l’allenatore, si troveranno una squadra “arrabbiata dopo tre sconfitte: sono organizzati, sanno quel che fanno e lo fanno a mille all’ora. Se concediamo troppo, come è successo nel primo tempo con il Livorno, rischiamo di andare sotto e poi sarebbe problematico recuperare perché loro hanno pure una buona difesa (solo 22 i gol subiti, ndr). Se invece saremo compatti, concentrati e ci imporremo nei tanti duelli che ci saranno a causa del modulo speculare, allora sì che potremmo creare problemi”. I veneti occupano il decimo posto in classifica con 30 punti all’attivo.

Al termine della conferenza stampa Liverani ha risposto anche in merito ai tanti elogi ricevuti dagli addetti ai lavori che sono stati chiamati ad esprimersi su quanto emerso finora in campionato: “Vivo sempre serenamente perché l’esperienza di calciatore mi ha portato ad avere equilibrio, a godermi i momenti sereni senza mai volare e a rimanere ben coperto quando arriva il freddo forte. Sarei ipocrita a negare che una fase positiva mia fa star bene, ma non dimentico che il nostro mondo è molto labile: dopo un 2 a 0 con l’Atletico Madrid, vedo quello che sta succedendo a un allenatore che ha vinto quasi tutte le partite”.

La direzione di gara, con inizio alle 15, è stata affidata a Dionisi de L'Aquila. All'andata finì 1 a 1 con gol di Mancosu su rigore e pareggio di strizzolo nella parte finale della gara.

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