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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lecce, bilancio dopo la campagna acquisti. Filipe Gomes può dare qualità

Con l'arrivo di Daniele Mannini e dell'ex perugino, il Lecce ha completato l'organico chiamato a lottare per la promozione in serie B. Il parere dell'agente Fifa Pierandrea Casto, che assiste anche il portiere giallorosso Davide Petrachi

LECCE – Chiusa la fase del calciomercato, è tempo di bilanci. Il Lecce nell’ultimo giorno di trattative ha trovato l’intesa con il Perugia per il centrocampista Filipe Gomes Ribeiro e con lo svincolato Daniele Mannini, un esterno con una lunga militanza in serie A, oggi alle soglie dei 31 anni. In uscita da registrare la cessione, in prestito, di Amodio e Brunetti al Martina Franca e di Memushaj al Pescara (con obbligo di riscatto in caso di promozione in serie A). LeccePrima ha chiesto un parere sulla campagna trasferimenti del club giallorosso a Pierandrea Casto, agente di Davide Petrachi, che nella gara di esordio contro la Lupa Roma, domenica scorsa, ha sostituito lo squalificato Nicolas Caglioni.

Chiusa la campagna trasferimenti, che Lecce ne è venuto fuori rispetto alla scorsa stagione?

E’ un Lecce che riparte da due certezze: Franco Lerda, un tecnico capace di far giocare bene le proprie squadre oltre che di trasmettere grinta all’ambiente, e la conferma di quasi tutta la squadra che ha compiuto una grande rimonta e sfiorato la promozione. La società ha saputo intervenire sin dall’inizio del mercato per puntellare l’organico e i nomi degli acquisti estivi sono altisonanti, Moscardelli, Carrozza e Mannini su tutti. Bisogna solo vedere quanto tali giocatori sapranno calarsi nella realtà della Lega Pro perché abbiamo visto domenica come la differenza in questo campionato la facciano soprattutto le motivazioni.

Procediamo per reparto. Voto alla difesa?

Più che esprimermi con un voto preferisco dare un giudizio in base all’assetto difensivo a 4 che Lerda predilige e alle scelte della società. Credo che il Lecce sia ben coperto nel reparto centrale dove Abruzzese, Diniz, Vinetot, Martinez e il neo arrivo Carini, possono dare una garanzia di stabilità davanti ad una coppia di portieri di assoluto affidamento come sono Caglioni e Petrachi. Una tale abbondanza di centrali potrà anche favorire in alcune situazioni la scelta della difesa a tre. Vedo meno bene il reparto degli esterni di difesa, dove il solo Walter Lopez dà vere garanzie di affidabilità. A destra si aspetta il rientro di D’Ambrosio e soprattutto una sua crescita tecnica dopo che nell’anno e mezzo già trascorso in giallorosso ha alternato prestazioni buone ad altre decisamente meno positive. Donida è giovane e in fase difensiva deve migliorare tanto, quindi non escludo che Diniz o Martinez possano sovente prestarsi a giocare sull’out di destra.

In mediana Salvi promosso accanto a Papini. Ma Filipe che giocatore è?

Il reparto è composto da due mediani puri, Salvi e Papini, ottimi nell’interdizione, ma con maggiori difficoltà nel far girare palla e questo può penalizzare la squadra in fase di impostazione quando giocano insieme. Per questo è arrivato Filipe Gomez che è un regista ambidestro dai piedi buoni e con una buona esperienza in Italia, visto che a Perugia ha conquistato la promozione in B da titolare e in precedenza ha giocato a Varese più di 40 partite nel campionato cadetto. Filipe potrà far girare la palla più velocemente e servire con continuità le ali. Anche Sacilotto sarà utile alla causa vista la partenza di Amodio. Sugli esterni, il Lecce potrà contare su calciatori molto offensivi e di grande qualità, quello che manca magari è un esterno che possa offrire più protezione al centrocampo quando bisogna conservare il risultato come è accaduto ad Aprilia, quando la squadra ha sofferto soprattutto dei mancati rientri in fase difensiva degli esterni.

Attacco: al posto di due giovani, Beretta e Zigoni, due calciatori esperti come Della Rocca e Moscardelli. Per qualcuno troppo avanti con l’età rispetto alle esigenze della Lega Pro. Che ne pensi?

Credo che nel calcio non conti tanto l’età anagrafica quanto contino le motivazioni, basti vedere Di Natale che segna con continuità anche alle soglie dei 37 anni. Della Rocca comunque è una prima punta atipica, perché non è un goleador da 20 reti a stagione, ma un attaccante che si mette al servizio dei compagni. Invece Moscardelli ha bisogno di togliersi un po’ di ruggine in fase realizzativa dopo un anno e mezzo passato a Bologna nel quale ha segnato poco. Il Lecce ha poi Miccoli che, se non sarà disturbato da problemi fisici, potrà essere l’arma vincente in molte gare. Rispetto allo scorso anno si potrà sentire l’assenza di Beretta non tanto per la fase offensiva ma per la sua duttilità nel giocare anche da esterno.

Donida, Perucchini, Doumbia. I loro cartellini sono del Lecce: è un inizio di programmazione?

La gestione Tesoro deve per forza iniziare a guardare al futuro e bisogna farlo partendo dal rafforzamento del settore giovanile e dall’acquisto di giovani di qualità. La conferma di Doumbia è l’acquisto migliore che il ds potesse compiere e spero che nel prossimo futuro si punti sempre di più sui giovani di belle speranze. Sinceramente sono rimasto basito dalla mancata riconferma di Pasculli alla guida della Berretti. La finale del campionato raggiunta grazie all’ex bomber argentino è una pagina da ricordare nella storia del calcio giovanile giallorosso perché figlia di tanto lavoro e pochi investimenti.

Petrachi, tuo assistito, è il secondo di Caglioni. Ad Aprilia ha sfoderato parate eccellenti, nonostante qualche indecisione. Come giudichi la sua prestazione?

Petrachi è stato uno dei pochi a salvarsi nella gara contro la Lupa Roma. Le indecisioni sono state lievi e figlie solo di una preparazione ridotta, ma quello che la partita ha detto è che Davide ha evitato almeno altri 3 goal ed è senza dubbio un dodicesimo di lusso per il Lecce. Petrachi ogni volta che viene chiamato in campo si fa sempre trovare pronto e questo è sintomo di grande professionalità oltre che evidenziare le grandi potenzialità che il portiere salentino potrebbe offrire se giocasse con maggiore continuità.

Chi sono le favorite per la promozione diretta?

Il Lecce non può che esserlo, credo che le altre giallorosse Benevento e Catanzaro saranno le grandi antagoniste, subito dietro Salernitana e Reggina che ancora devono trovare un assetto di squadra dopo un mercato fatto a singhiozzo.

Ti convince questa rivoluzione nella Lega Pro?

Con questa riforma siamo tornati indietro di 30 anni e questo deve far riflettere. Francia e Germania hanno nel tempo creato un terzo campionato nazionale unico come avveniva da sempre in Inghilterra, garantendo maggiore visibilità al torneo. Se si fosse ristretto ad un girone la Prima Divisione e a due gironi la Seconda Divisione,  non sarebbe cambiato il numero delle squadre, ma ne avrebbe guadagnato lo spettacolo.

Quali sono stati, secondo te, i veri colpi del mercato, seria A e B inclusi?

Il mercato italiano da qualche anno è diventato abulico, si aspettano gli ultimi giorni per cercare di effettuare un colpo “low cost”. La Roma con i soldi americani ha puntellato un organico già forte, i migliori colpi di Juve e Milan sono la conferma di Vidal e la cessione di Balotelli a cifre ancora importanti. In B aspettiamoci sorprese in chiave promozione perché il campionato è molto livellato.

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