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Ricorso della Casertana, l'accusa di Braglia: la soffiata partita da Lecce

Il tecnico del Lecce è convinto che la Casertana sia stata imbeccata dal capoluogo salentino. Il movente? L'invidia per i risultati della stagione in corso

LECCE - Alla vigilia di Lecce-Martina Franca, Piero Braglia ha commentato con parole nette l'ultima querelle che rischia di condizionare il prosieguo del campionato.

La sua convinzione appare impermeabile ai dubbi: la Casertana ha presentato ricorso dopo il pareggio di sabato scorso perché qualcuno, dal capoluogo salentino, avrebbe segnalato la presunta anomalia della posizione del magazziniere Giovanni Fasano, utilizzato come collaboratore dell'arbitro Paolini dopo l'infortunio occorso all'assistente Meozzi. Il club rossoblu ritiene che, così facendo, il Lecce abbia violato il regolamento e il giudice sportivo, in attesa di valutare le ragioni dell'una e dell'altra parte, ha come da prassi stabilito di non omologare il risultato del campo.

Chi sia stata questa gola profonda l'allenatore dei giallorossi non lo ha detto, ma il contesto è chiaro: una persona fino all'anno scorso interna all'ambiente, ma che, evidentemente, non era al corrente del fatto che il collaboratore del Lecce in questa stagione è pienamente abilitato a sedere in panchina. "Io mi fido di Sticchi Damiani che di mestiere fa l'avvocato - ha aggiunto il tecnico toscano - e io so che quando mi dice una cosa è quella".

Braglia ha dichiarato di essere certo della sua ricostruzione. Su quale sia stato il movente della "soffiata" è stato altrettanto perentorio: l'invidia, probabilmente, perché dal campo i risultati, bene o male, stanno arrivando con il nuovo corso. Ribadendo quanto già affermato pubblicamente dal collega Roberto De Zerbi del Foggia, ha quindi sottolineato la vicinanza tra Casertana e Benevento a livello di assetto proprietario chiedendosi dove siano finite le istituzioni sportive preposte al controllo: "Sono le stesse società, si scambiano giocatori. In Italia siamo degli ipocriti, siamo tutti in situazioni di comodo, ma invece di guardare in casa nostra che guardassero in casa di altri. E' una cosa grave che altera la regolarità del campionato, mentre io sono convinto che la regolarità della nostra partita non sia in dubbio. Al massimo ce l'andiamo a rigiocare. La mia squadra ha meritato il pareggio, di uscire con un risultato utile. Forse iniziano ad avere paura di noi".

Contro il Martina: "Se al massimo, vinciamo sicuro".

Passando alla gara di domani, Braglia ha detto di aspettarsi una squadra che farà la sua partita senza troppi calcoli per rimediare a una situazione di classifica difficile: "Non ci regaleranno nulla, sta alla nostra intelligenza non sciupare quanto di buono abbiamo fatto finora". Per quanto riguarda la formazione da mandare in campo, le ultime hanno palesato degli acciacchi per un paio di giocatori: impossibile sapere di chi si tratti, anche in virtù della legittima decisione di svolgere gli allenamenti a porte chiuse.

Data l'assenza di Lepore per squalifica, titolare potrebbe giocare Beduschi, rimasto nel Salento nonostante fosse considerato in procinto di trovare un'altra sistemazione. Ma che sia scontato il suo inserimento, questo non lo si può dire: "Beduschi è uno che porta molto palla e a me non piace che lo facciano gli esterni. Se dovesse giocare, lui deve farlo come dico io. Da adesso in poi non subisco più nulla, e parlo in generale e non del ragazzo che ultimamente si è allenato bene: in questo gruppo ci si sta se si capiscono quali sono le regole".

I convocati

Portieri: Bleve, Perucchini; difensori: Abruzzese, Beduschi, Camisa, Cosenza, Freddi, Legittimo, Liviero; centrocampisti; Carrozza, De Feudis, Lo Sicco, Papini, Salvi, Vecsei; Caturano, Curiale, Doumbia, Moscardelli, Sowe, Surraco.

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